acqua come benzina?

From: Il Gaglioffo <gaglioffo2002_at_yahoo.it>
Date: Thu, 24 Jan 2002 20:02:52 +0100

ecco il secondo.....


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Basile mi perdonera' se gli rubo la risposta :-)

Unforgiven <unforgiven_at_somehost.somedomain> wrote in message
ah4p4uoc4jh5j4uluogf9d7hpb76nts2g8_at_4ax.com...

> Io so solo ci� che ho visto: l'acqua sopra l'olio bollente ha
> provocato una fiammata improvvisa che riesco a spiegarmi solo con la
> decomposizione chimica dell'acqua. Dopo aver spento l'incendio (che ho
> effettuato coprendo la padella con la tovaglia :) ho potuto notare,
> guardando l'olio, che non c'erano pi� tracce d'acqua.
>

Ti diro' io molto di piu' : e' IMPOSSIBILE che dell'acqua versata sopra
l'olio bollente possa provocare la fiammata di cui parli.
La faccenda e' andata in un altro modo, evidentemente.
Cerco di ricostruire.
L'olio sta bollendo. La temperatura sicuramente NON supera i 200�C. Ci puoi
scommettere. Percio' niente decomposizione chimica dell'acqua. OK?
Bene, procediamo con ordine. Hai mai provato a friggere delle patatine
nell'olio bollente? Consigliano,
dopo averle lavate, di asciugarle per bene. Ti sei chiesto il perche'?
Perche' l'acqua liquida (sulle patatine) a temperatura ambiente va a toccare
la superficie dell'olio bollente e LA PARTE IN CONTATTO vaporizza
all'istante. Si crea tra le due superfici un cuscinetto di vapore che
diventa come un proiettile verso l'esterno dell'olio (quindi verso che
cucina).
Questo vale per una sola gocciolina di acqua.... Immagina se ci getti
(appositamente o meno) senza ritegno molte gocce di acqua sull'olio
bollente!
Facciamo un altro esempio.
Puoi fare sempre questo bell'esperimento casareccio: metti a riscaldare la
piastra di un
fornello elettrico (di quelli che servono a fare il caffe', ad esempio).
Quando la superficie e' bella rossa mettici su una goccia (e' sufficiente
una sola) di acqua. Vedrai che incomincera' a traballare come ubriaca a
destra e a manca:
si crea un cuscinetto di vapore che la sostiene e la fa girovagare finche'
non si 'consuma'.
Torniamo al tuo caso.
 Probabilmente l'acqua (a temperatura ambiente) versata sull'olio bollente
(a 200�C), nella sua 'espulsione' dalla superficie dell'olio, ha trascinato
con se anche delle
particelle di olio. Nessuno puo' escluderlo.
E non si puo' neppure escludere che qualche gocciolina di olio sia andata a
contatto
con la fiamma e con quel bailamme che ne e' seguito la fiamma si e' portata
SOPRA la superficie dell'olio bollente.

Inoltre, e' davvero molto ovvio che dopo "l'incendio" l'acqua era scomparsa!
La temperatura
dell'olio e' tale che in quelle condizioni e' impossibile vederla, ammesso
che ci fosse, semplicemente perche' e' nella fase vapore....

Mi pare una spiegazione molto piu' plausibile della banale (ma soprattutto
falsa) osservazione che l'acqua si sia decomposta nei suoi elementi (chi
gliela dava l'energia per arrivare a 2200 K?).
Scusami per la schiettezza.


> Prova ad avvicinare un fiammifero acceso sulla superficie dell'olio.
> Vedrai che l'olio non brucia. (Stiamo parlando di olio di oliva per
> cucina, eh )

Guarda, caro "Indimenticabile/Indimenticato", ti diro' mooooooolto di piu':
nessun liquido brucia, ma proprio NESSUNO! E neppure i solidi!
Anche se prendi un po' di benzina dal serbatoio e ad esempio la versi per
terra, se ci avvicini un fiammifero NON e' detto che bruci!
Prova a basse temperature e vedrai che ho ragione.
Morale: i liquidi NON bruciano, ma lo fanno solo i gas (e i vapori).
Il fiammifero che tu avvicini alla superficie dell'olio (immagino a
temperatura ambiente) NON brucia l'olio perche' il calore del fiammifero NON
e' in grado di vaporizzare una quantita' sufficiente di molecole da
innescare la combustione. Ma appena lo diventa, l'olio brucia eccome!
L'esempio pratico delle lampade ad olio l'ha fatto Comoretto ed e'
corretto.

Percio' ricorda: nessun liquido o solido brucia.
Per poterlo fare e'
necessario che consideri la parte gassosa (o vapore). Inoltre, e' proprio il
caso di ricordarlo, TUTTI i liquidi e i solidi hanno certa quantita' di
vapore in equilibrio con la fase liquida (o solida). Si chiama tensione di
vapore. Pensa alla naftalina: e' un solido con una tensione di vapore
elevatissima (rispetto agli altri solidi). Probabilmente stai pensando al
carbone o alla legna e ti convinci che sto dicendo delle cavolate. Mi spiace
ma non e' cosi': anche la comuna legna e il carbone e qualsiasi altra cosa
per bruciare devono essere allo stato di vapore (o gassoso).
Allora la faccenda si trasforma cosi': una sostanza (combustibile) brucia o
meno (ad una certa temperatura) se essa ha una determinata tensione di
vapore.

Bye, Gaglioffando.
Received on Thu Jan 24 2002 - 20:02:52 CET

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