Re: confermare o confutare una legge: il caso della conservazione dell'energia
Multivac85 wrote:
> Io non ho letto affatto quella parte dell'articolo come se dicesse che
> la conservazione dell'energia sia una convenzione arbitraria, anzi
> tutt'altro.
Penso che sia utile rileggerla:
"First of all, as Bridgman observed, the first law
of thermodynamics can be seen as a definition,
defining dE on the basis of dW and dQ. The
problem about a definition is that it is of course
not falsifiable, because it always holds by definition.
Therefore it does not involve any conjectures in
Popper's sense".
Come ho dimostrato in precedenza,
in contrasto con quanto scrive l'autore,
il principio di conservazione dell'energia (PCE)
e' perfettamente falsificabile, incidentalmente
a oggi ha sempre superato tutti i tentativi di
falsificarlo.
>> A ogni modo fino ad oggi non sono noti
>> fenomeni che ci debbano portare
>> necessariamente a negare questo
>> principio.
>>
>
> Su questo sono d'accordo, anche se aspetterei le ricerche sulla
> materia ed energia oscura e la violazione cp per sapere dove potranno
> portare...
Aspetteresti cosa? ;-) Per ora il PCE funge
perfettamente, e a mio modesto parere tra
tutte le leggi della fisica e' la piu' fondamentale
e universale e utile, in futuro, chissa'? Non sarebbe
un problema per nessuno, certamente credo
non per i fisici, che gongolerebbero per l'apertura
di un nuovissimo campo di studi ;-), se si
dimostrasse che in qualche ambito il PCE
non dovesse essere applicabile.
>
> Anche qui trovo che abbia letto in modo un po' veloce il testo, io ad
> esempio avevo capito che per Poincar� l'*applicazione* degli assiomi
> della geometria euclidea alla fisica � convenzionale ma non nel senso
> che � arbitraria ma nel senso che � comoda,
Io non ho niente da ridire sulla citazione di
Poincare' che compare in quel testo, non
apprezzo per niente invece l'arbitraria
conclusione dell'autore:
"The fact that Euclid's definitions are conventions,
points at the similarities with the principles
of energy conservation."
Non vedo alcuna somiglianza tra il fatto
che gli assiomi della geometria siano
convenzionali e il PCE...
> inoltre viene spiegato nel
> testo (e io avevo fatto prima un esempio simile legato all'orbita di
> Urano e la meccanica newtoniana) che la falsificazione non avviene mai
> su una teoria isolata ma su una rete di teorie fra di loro correlate
> (� la tesi di Duhem-Quine) e che dunque, il scegliere di modificare,
> togliere o aggiungere teorie e il scegliere su quali teorie compiere
> alcune di queste operazioni dopo una smentita empirica della rete di
> teorie, si basa non solo sulla corrispondenza con l'esperienza, ma
> anche su altri criteri come semplicit�, utilit� e potenza esplicativa.
> Mi sembra sia un aspetto importante da evidenziare, dato che fa notare
> che una certa teoria pu� in tal modo essere sempre mantenuta nel suo
> nome e formulazione sebbene dopo varie smentite empiriche della rete
> di teorie in cui la teoria � situata, basta che i fisici ritengano (in
> base ai criteri oggettivi prima citati e che non sono soltanto la
> corrispondenza con l'esperienza) che sia sempre conveniente
> miodificare le teorie e ipotesi circostanti quella teoria e non la
> teoria stessa. Spero mi sia capito.
Ma la corrispondenza con l'esperienza alla fine
e' il fattore dirimente, nessuna teoria puo'
sopravvivere inalterata al _persistente_ contrasto
con i fatti.
Quando nei primi decenni del secolo scorso
apparentemente risulto' che il PCE fosse
violato nel decadimento beta del neutrone,
ci fu chi ritenne, almeno tentativamente, che
effettivamente il PCE fosse stato falsificato,
e chi invece ipotizzo' che l'apparente
violazione del PCE fosse stata causata dalla
produzione di una particella difficilmente
rivelabile, il neutrino, e diversi anni piu' tardi
finalmente venne dimostrata l'esistenza
anche di questa particella, se invece cio'
non fosse accaduto, senza una spiegazione
plausibile (cioe' non ad hoc) per giustificare
la mancata osservazione del neutrino, allora
il PCE sicuramente sarebbe stato falsificato.
> Forse potrebbe essere un articolo poco approfondito, comunque io l'ho
> letto in maniera diversa dalla tua, in modo pi� positivo e comunque
> noto che abbiamo comunque opinioni praticamente molto simili (a parte
> il discorso sulla falsificazione che sembra che tu la ritenga molto
> pi� semplice di quanto lo ritenga io), magari prova a leggere la parte
> relativa alla tesi di Duhem-Quine cos� mi puoi far sapere la tua
> opinione al riguardo.
Per il momento mi basta quanto ho gia' letto ...;-)
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Mon Dec 31 2012 - 14:26:24 CET
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