Re: Re: Il disco rotante di einstein

From: Andrea Barontini <baro77_at_inwind.it>
Date: Wed, 2 Jan 2002 23:19:58 +0100

Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it> wrote in message
3C3183B1.844CF875_at_df.unipi.it...
> > Ma chi mi dice che posso usare la relativita' ristretta quando il SR
> > e' solidale al disco rotante? In fondo il SR e' sottoposto ad
> > accelerazione e quindi non inerziale...
> Questo in realta' non e' un vero problema: se ti concentri su un
> trattino del bordo, puoi guardarlo da un riferimento inerziale che ha la
> sua stessa velocita'a quell'istante (il cosiddetto "rif. inerziale
> tangente"). Ma poi il discorso non e' finito...

si, in effetti avevo pensato a una cosa del genere: diciamo una successione
di sistemi di riferimento inerziali che succedendosi istante dopo istante
"seguono" il regolo in rotazione sul bordo del disco (se ho capito bene).

Ma a qs punto posso scegliere quale strada far prendere ai miei dubbi :-) :

Strada 1)
L'accelerazione che caratterizza il regolo non scompare nei nuovi SR "creati
ad hoc": quindi e' vero che ho trovato un sistema di riferimento inerziale
in cui studiare il regolo, ma e' pure vero che anche in questo nuovo SR il
regolo subisce una accelerazione che non sono riuscito a dimostrare
ininfluente ai fini della sua contrazione (del tipo, per assurdo: "chi mi
dice che l'accelerazione in qualche modo non inibisca la contrazione?").

Strada 2)
L'accelerazione del regolo nei nuovi SR scompare in qualche modo grazie al
fatto che sto considerando il regolo per un'istante di tempo infinitesimo
(nell'istante seguente lo studiero' nel SR "successivo" che e' traslato e
ruotato rispetto a quello corrente, anche se di pochissimo) e magari in
questo lasso la velocita' e' in effetti costante.
Questa idea pero' non mi soddisfa perche' non riesco a formalizzarla,
complice anche la mia convinzione (probabilmente errata :-( ) che
l'accelerazione ci dica qualcosa su come SARA' il moto e non su come e' e
che quindi non sia necessariamente nulla se la velocita' corrente e'
costante ma diversa da quella futura.
Il tutto "condito" con la mia interpretazione dei differenziali come
infinitesimi che forse non facilita poi cosi' tanto le cose.. :-)


Non so se sono stato chiaro ma sicuramente sono stato prolisso: mi dispiace,
anche perche' non volevo darle fretta ma solo cercare di circoscrivere i
miei dubbi ( se possibile :-) :-( ).

Saro' felice di leggere qualsiasi informazione ritenga di potermi dare.
Grazie per l'attenzione

Saluti
Andrea Barontini
Received on Wed Jan 02 2002 - 23:19:58 CET

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