Re: Automobili , marce, curve.
On Wed, 12 Dec 2001 14:12:31 GMT, Unforgiven
<unforgiven_at_somehost.somedomain> wrote:
>Pertanto dimentica (e lo dico
>non solo a te ma a tutti) sottosterzi, sovrasterzi, trazioni anteriori
>e posteriori, scalate e accelerazioni, ma ricordatevi di guidare
>sempre con la MASSIMA prudenza e con la MINIMA velocit� compatibile
>con la vostra intelligenza. (Nel senso che quanto pi� siete
>intelligenti, tanto pi� guiderete lentamente e prudentemente ;)
In questo dissento: la conoscenza aiuta. Aiuta a comprendere i limiti
del mezzo su cui si viaggia, a prevederne le reazioni.
Se guido una Lotus sul ghiaccio non posso fregarmene del fatto che e'
una trazione posteriore.
Se freno sulla neve devo sapere come farlo nel migliore dei modi. E se
malauguratamente in una staccata troppo brusca mi ritrovo con il
posteriore che perde aderenza devo sapere come, quando e quanto
controsterzare. Se il bambino decide che il pallone in mezzo alla
strada, magari in curva, e' piu' importante della sua vita, devo avere
modo di reagire, perche' si tratta di eventi pericolosissimi anche
velocita' moderate.
Una lastra di ghiaccio in un punto in ombra puo' rivelarsi piu'
pericolosa di un campo minato, e questo avviene anche a velocita' che
nessuno si sognerebbe mai di tenere nella circolazione normale, pena
il linciaggio.
Chiunque puo' constatare tutto questo in una nevicata, guardando il
groviglio che si forma sulle rampe della tangenziale, quando i
guidatori ignoranti e testardi si convincono che la loro Mercedes, per
il solo fatto di essere costosa e potente, e' in grado di superare le
leggi della fisica.
Non solo, ma chiunque si sia trovato una lastra di ghiaccio in curva,
ha scoperto che 30 km/h sembrano la velocita' della luce, quando si
perde il controllo.
Qui a Milano, con la nevicata di due settimane fa, c'e' stato modo di
imparare molto, per molti. Tra cui alcune persone che hanno fatto
l'errore di inchiodare in mezzo ad una curva, con il ghiaccio. Eppure
sarebbe bastato saper controsterzare, e magari anche accelerare al
momento giusto. Ma a quel punto la gran parte dei guidatori decide di
essere diventato coscienzioso, e lo dimostra rallentando, appendendosi
ai freni.
Il risultato e' stato vedere, in una strada di Milano, almeno 5 auto
in meno di 10 minuti incastrarsi contro il marciapiede. La strada non
era trafficata, quindi direi che finche' sono rimasto io li' (ho
avvisato i vigili perche' mandassero una volante) circa 80% delle auto
passate di li' hanno sbattuto. Io mi sono salvato perche' ho frenato
bruscamente prima dell'inserimento, scalato, e quando ho sentito che,
ad un terzo della traiettoria la parte posteriore della macchina
scivolava via, ho controsterzato ed accelerato. Ho fatto tutto questo
perche' conosco le reazioni della mia macchina, e non le ho certo
conosciute guidando entro i limiti del buonsenso.
Questo non significa che metta in pericolo chi viaggia con me o chi si
trova intorno a me. Significa che, in assoluta sicurezza, ovvero in
circuito, ho provato la macchina che uso tutti i giorni in situazioni
di emergenza.
Condurre le automobili comprende anche una buona dose di
responsabilita', e pensare di evitare i pericoli andando piano e basta
e' un'ingenuita bella e buona.
ciao,
__________
|ommaso
Received on Fri Dec 28 2001 - 01:28:00 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:34 CET