Re: [quasi OT] Disperazione e scienza
On Fri, 30 Nov 2001 14:32:33 +0100, Valter Moretti
<moretti_at_science.unitn.it> wrote:
> Ciao, ho letto la pagina.
ueila! intanto Valter un enorme grazie perche' non mi aspettavo una
risposta cosi' veloce :-)
> La prima parte contiene qualcosa di comprensibile, anche se ben poco
> chiaro (quando parli di fenomeni eventi ecc...)
Era proprio su quella parte che mi sarebbero piaciuti dei commenti da
parte dei fisici. Tieni presente che questa nota non va in ogni caso
pubblicata, ma l'ho fatto a mio uso e consumo. La sto offrendo "agli
altri" in modo da poter chiarire appunto il problema in termini che
siano comprensibili a tutti.
Per questo ti vorrei chiedere cosa non e' chiaro nelle mie definizioni
di fenomeno e evento.
> Ma quando parti con
>
> > L'uomo, � spirito. Ma che cos'� lo, spirito? Lo spirito � l'io.
[...]
> Se apri un vocabolario, anche un vocabolario filosofico, tutti questi
> termini hanno decine di accezioni. Tu non li definisci e mi pare
> che ci sia proprio l'intenzione di non fare cio` in quello che scrivi.
Esatto, perche' quotandoli "paro paro" ne do' implicitamente, e ne
faccio mia l'accezione intesa dall'autore (e' anche per quello che ho
quotato un brano cosi' lungo). In quella parte mi interessa fornire
solamente l'analogia tra l'io (come lo definisce Kierkegaard) e
l'evento (come lo definisco io).
> Mi sembra solo una operazione retorica o artistica...
> basata sui sentimenti che queste parole evocano (cio` si deve proprio
> al fatto che non precisi le difinizioni). Sembra che tu stia cercando
> di dare qualcosa di simile ad una suggestione invece che qualche
> genere di informazione razionale.
Le uniche "definizioni" che mi interessa dare (e che del resto
fornisco) sono quelle di "fenomeno" ed "evento". Le altre, come ho
detto, sono le definizioni che da' Kierkegaard. In questo senso il
problema e' precisato, anche se forse non nei termini ai quali uno
scienziato e' abituato :-)
Il mio scopo non e' quello di fare una operazione retorica [altrimenti
avrei impegnato meglio il mio tempo a guardare le puntate del Quiz
Show che ho registrato e non ho ancora visto ;-) ] bensi' quello di
arrivare a giustifare con un ragionamento logico l'oggettivita'
scientifica, in maniera *esistenziale* e non *impersonale* come viene
normalmente trattata. E' un problema sul quale hanno riflettuto
fior-fior di filosofi, e nel mio infimo, cerco ho cercato di inserirmi
in questo tipo di ricerca metafisica.
> Forse leggendo tutto (tutta la tesi
> intendo) qualcosa capirei, ma, sinceramente, non ce la farei mai...
>:-)
La tesi (la dissertazione) ovviamente non ha nulla a che vedere con
questa tesi, dal momento che il titolo e' "Dynamic acoustic parameters
of porous media" e ti posso sinceramente assicurare che non leggendola
non ti perderesti niente :-)
Queste e' una delle 10 tesi, che sono delle "proposizioni"
indipendenti dalla dissertazione.
Yours faithfully, Andrea
Boi'
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| Mathematics is the art of giving things misleading names (I.Podlubny)|
| Engineering is the art of calling things names (A.Cortis) |
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Received on Fri Nov 30 2001 - 15:33:28 CET
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