Ciao,
fra poco, dopo 4 anni di lacrime e sangue, avro' l'onore di difendere
la mia dissertazione di dottorato assieme a 10 tesi [queste culture
protestanti ;-) ], non necessariamente legate al tema di ricerca
svolto. Una di queste tesi che intendo difendere recita:
"Lo scienziato che accetta il punto di vista rappresentazionista �
disperato nel senso improprio di Kierkegaard. "
Spiegarla qui sarebbe troppo lungo. Ho preparato una breve nota
(sempre soggetta a modifiche) nella quale spiego cosa intendo con la
tesi di cui sopra. La trovate a questo indirizzo web:
http://www.ta.tudelft.nl/PrivatePages/A.Cortis/disper/disperazione.htm
ma vi prego di non guardare la mia home page perche' e' come casa mia
... una vita che non la metto a posto :-))
Ho gia' chiesto un parere a dei filosofi e adesso mi piacerebbe sapere
cosa ne pensa chi invece *fa* la scienza.
Se ci fosse qualcuno interessato al tema, mi piacerebbe costruire un
dialogo. Se dovesse essere giudicato *troppo* OT, apprezzerei commenti
anche via e-mail.
Vi avviso: il finale della nota e' *volutamente* forzato e
provocatorio, pertanto non datemi *troppe* bastonate su quel punto :-)
Boi'
|----------------------------------------------------------------------|
| Mathematics is the art of giving things misleading names (I.Podlubny)|
| Engineering is the art of calling things names (A.Cortis) |
|----------------------------------------------------------------------|
Received on Fri Nov 30 2001 - 13:47:46 CET