valter moretti wrote:
>
> >> Pensavo anche ad altro: qualcuno mi ha detto che
> >> certi indirizzi di specializzazione del nuovo ordinamento
> >> universitario sono proprio in divulgazione scientifica (non intendo
> >> in didattica, ma proprio in divulgazione).
>
> >Non ne so proprio niente. Ma non ne sarei felice. A me sta a cuore la
> >qualificazione della scuola pubblica, innanzitutto... Ciao
>
> Non vorrei dire una fesseria, ma mi pare che anche la
> SISSA di Trieste se ne stia occupando.
Non vorrei sembrare polemico. Ma se ti riferisci al Master in
giornalismo scientifico organizzata presso la SISSA, Non credo che vada
nella direzione auspicata da Paola. Divulgazione si' ma non ricerca
didattica. Se invece ti riferisci all' iniziativa "Ulisse" ... ehm, non
credo che neanche l� ci siamo.
Pero' forse stiamo parlando di cose diverse. Mi sembra che tu stia
pensando piu' alla divulgazione mentre Paola ha messo l' accento sulla
ricerca didattica.
Sono cose molto diverse, secondo me, anche se con evidenti territori di confine.
Io sono sempre piu' convinto che il fronte della "ricerca didattica" cui
fa riferimento Paola sia veramente cruciale. E che la soluzione passi
per una presa di coscienza generalizzata ed una responsabilizzazione, in
ambito universitario, rispetto alla centralita' del problema. Finche' si
pensera' che la didattica e i collegamenti con la scuola superiore siano
un' attivita' marginale da lasciare "nel ghetto", o peggio ancora,
secondo le nuove mode, da subappaltare a "divulgatori di professione"
sara' difficile uscire dall' attuale situazione di sottosviluppo
scientifico della scuola italiana (senza offesa per le meravigliose
persone che ancora dedicano tempo ed energie a cercare di ribaltare la tendenza).
Io sono d' accordo con Valter che la divulgazione non e' una cosa facile
e che richiede preparazione specifica. Tuttavia c'e' qualcosa di piu'
semplice ed altrettanto (se non piu' ) importante che ognuno che lavori
nella ricerca dovrebbe essere in grado di fare: comunicare con chi fa
formazione nel campo specifico di interesse.
E' questa comunicazione che manca, nonostante sia indubbiamente piu'
facile della divulgazione vera e propria.
Saro' pessimista ma le difficolta' per migliorare la situazione mi
sembrano enormi. Anche solo elencarle potrebbe essere non banale perche'
spesso ci si rende conto degli effetti piu' che delle cause.
Giorgio
Received on Fri Nov 30 2001 - 01:56:06 CET
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