Giorgio Pastore wrote:
> S�, anche se quello che tu chiami metodo sembrerebbe potersi ridurre a
> generiche capacit� critiche. Queste sono fondamentali ma secondo me c'�
> bisogno anche di conoscenze sul metodo scientifico e sulla scienza pi�
> in particolare. Anche
> queste si dovrebbero imparare a scuola (universit� inclusa) ma... �
> cos�? ( in modo statisticamente significativo, intendo ) Se la risposta
> � s�, fine discussione. Se � no, forse occorrerebbe chiedersi seriamente perch�.
Se non a scuola, dove si impara? In famiglia? Certamente, per i soliti
happy few... E dove, altrimenti? Alla TV? Nei ng? Sulle riviste? "Ma mi
faccia il piacere....", come direbbe Toto' :-)
> E non credo che la soluzione sia un aumento dei "missionari" che
> somministrano corsi di aggiornamento o corsi di perfezionamento in
> "didattica di ...".
Non lo credo anch'io, infatti. Personalmente ritengo abbastanza inutili
i corsi di aggiornamento, perlomeno quelli molto "compatti". E anche
quelli piu' lunghi e curati, mi sono serviti piu' che altro da stimolo,
per mettermi a studiare poi per conto mio. No, occorrono azioni piu' ad
ampio respiro, con la collaborazione di molte persone, dotate di
competenze diverse e con diversi compiti. Un progetto didattico,
insomma, ben studiato e definito, e che vada sperimentato "sul campo" da
molti docenti contemporaneamente e per diversi anni. Qualcosa di simile,
centrato sull'insegnamento della relativita', sara' forse partorito
presto dall'AIF, sempre che non ci siano resistenze da parte di chi
dovrebbe occuparsi della supervisione scientifica... e stiamo appunto
ancora aspettando la risposta definitiva... ;-)
ciao
Paola
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- Ma il mondo per che scopo sara' mai stato creato? - disse Candide.
- Per farci ammattire - rispose Martin.
(Voltaire, "Candide")
Received on Sun Dec 02 2001 - 07:53:29 CET