In 3C022674.11756328_at_df.unipi.it, Elio Fabri, fabri_at_df.unipi.it, il
26-11-2001 12:24 ha scritto:
...............
> B. Questo abbondare in vuoti che fluttuano, particelle che appaiono e
> scompaiono, ecc. serve a dare una visione quasi mistica del mondo
> microscopico. Non escludo che in qualcuno cio' sia voluto (per Greene in
> particolare non l'ho capito, ma lo e' per Capra, per Tipler) per
> indirizzare verso una visione parareligiosa della fisica. E' questo che
> di solito intendo quando parlo di "sottintesi ideologici".
> Purtroppo e' proprio questo che affascina gli ernesti di turno :-(
>
> A proposito di Greene ho altro da dire, ma sara' per un'altra volta.
Ciao,
dici che alcuni studiosi vogliono indirizzare la gente verso una visione
religiosa della fisica, hai ragione, ma fanno bene.
Secondo me il problema risiede tra lo studiare ed il comprendere. Se il
fisico si deve limitare a studiare la natura allora che risolva le sue brave
equazioni e faccia i suoi esperimenti, ma in questo caso il fisico non
sarebbe altro che un tecnico al servizio di qualche grossa industria. Se
invece il compito e' quello di capire la natura, allora, dopo aver risolto
le formule, e' necessario intrapendere un cammino "filosofico" per
comprenderle e in questo cammino e' naturale che ogniuno metta qualcosa di
se'.
P.S.
Sul fatto che spesso i divulgatori sparino str*** per non appesantire i
discorsi con tecnicismi mi trovi daccordo.
RedBoy.
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Received on Mon Nov 26 2001 - 15:58:46 CET