"M B" <meb2043_at_iperbole.bologna.it> wrote in message
news:3BEF242F.4E17F492_at_iperbole.bologna.it...
> Ricordo una bella "definizione" della Fisica, credo che fosse
> di Jean Perrin, diceva pi� o meno:
> "La Fisica � quella scienza che cerca di spiegare il visibile
> e complesso con l'invisibile ma semplice".
> Pur riflettendo senz'altro un sostanziale aspetto di questa
> disciplina mi pare per� qesta una definizione un po' datata,
> legata alla Fisica del tempo (Perrin ipotizz� il modello
> planetario dell'atomo verso la fine dell'800).
> Ha inoltre (per alcuni), un fastidioso contenuto riduzionista
> non molto apprezzato attualmente.
>
Mah non vedo nessun fastidio. Ora sembra che tu dici che un fisico solitamente
orienta i suoi studi ponendosi questa domanda:"Io ho davanti un fenomeno, un
esp
erimento realizzato in certe condizioni. Cosa succedera` se cambio le
condizioni?"
La capacita� di rispondre a tale interrogativo e poi di verificarne sperimental
mente la validita` e` quello che tu chiami conoscenza.
Qui l`approccio puo` essere diverso:
1) Parto da leggi fondamentali ed invento una teoria matematica che mi da`
conto dei risultati sperimentali finora ottenuti. Forte di questa teoria
estrapolo i risultati del modello in ogni condizione che voglio e, se
posso poi verificcare con l`esperimento ho la conoscenza.
2) Incomincio a verificare un certo insieme di condizioni sperimentali
e poi estrapolo una legge che mi tiene conto di tali risultati.
Cosi` ad esempio supponiamo voglia "conoscere" la resistenza di un metallo a
diverse temperature. Posso fare due cose:
1) Parto dalle leggi della fisica dello stato solido e predico secondo il
modello#
la resistivita`
2) Comincio a fare diversi test a diverse temperature ed estrapolo una curva
che mi predice l`andamento a diverse temperature.
Qual e` la differenza? Nel primo caso ho bisogno di un modello di conduttore
nel secondo caso no.
Qual e` di solito l`approccio che interessa la fisica, che viene fatto studiare
normalmente? Ovviamente il primo. Il secondo pur dandomi la conoscenza che
voglio
non e` inquadrato ,solitamente ,nel metodo fisico di risoluzione di un
problema.
Ecco secondo me quello che non va nella tua definizione.
La "conoscenza" nella tua accezzione puo` essere raggiunta in vari modi ma
la fisica non e` interessata per me solitamente alla potenza predittiva della
teoriama a quella unificante. La meccanica quantistica che citi ne e` un
esempio.
Se i fisici fossero stati interessati al potere predittivo della teoria, qui
avrebbero avuto un empasse notevole. Il loro interesse era invece quello
di capire ed unificare i nuovi esperimenti in una teoria che comprendesse
sia la vecchia fisica classica che la nuova fisica quantistica.
Ciao.
the Volk
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Received on Mon Nov 12 2001 - 20:23:35 CET