Valter Moretti ha scritto:
> On Oct 14, 2:35�am, "dumbo" <_cm..._at_tin.it> wrote:
...
> Nella teoria ondulatoria classica? Nella teoria classica la seconda
> ( D t D f ~ 1) si riferisce all'analisi di Fourier in frequenza di
> un segnale descritto in variabile tempo. Questo tipo di analisi non ha
> un corrispondente preciso passando in MQ (intepretando il segnale come
> una "funzione d'onda"), proprio perch� il tempo non ha il significato
> del risultato di una misura di un'osservabile. Invece D q D k ~ 1, ha
> un significato diretto perch�, a meno di fattori (costante di Planck)
> q e k hanno significato quantistico come risultato di misure di due
> osservabili: la posizione e l'impulso.
...
Questo fatto mostra chiaramente che, nonostante un secolo e passa di
relativit� ristretta, il tempo � e rimane una grandezza fisica ben diversa
dalle consuete dimensioni spaziali, nonostante da Minkowski in poi esso
sia stato descritto matematicamente in maniera analoga (concetto di
spazio-tempo etc.).
E' possibile sintetizzare quanto detto sopra affermando che una delle
differenze fondamentali esistenti tra la teoria della relativit� e la M.Q
� il diverso status occupato dalla grandezza fisica tempo nelle due teorie?
Saluti,
Aleph
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Received on Fri Oct 15 2010 - 10:22:43 CEST