"Francesco Alf�" <f.alfe_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:IQBy7.21478$1H1.1646823_at_news.infostrada.it...
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>
> Quando io penso all'Universo lo penso soprattutto nella sua interezza,
> e quando ne parlo rispecchio tale mio pensiero.
E' quanto piacerebbe anche a me fare, ma non mi � possibile (non credo sia
possibile all'Uomo), e trovo giusto che sia cos�.
Io credo che l'universo *�* infinito, ma non per questo pretendo di
"pensarlo nella sua interezza", semplicemente perch� la comprensione
dell'Infinito mi � negata.
L'infinito � della Realt� (cio� di Dio, se vuoi identificare il Tutto con
tale parola, come hanno fatto parecchi filosofi dell'Immanenza,come Spinoza
e Giordano Bruno), non della mia mente, che per� pu� approssimarlo *quanto
vuole*.
Ci� che "rispecchia il nostro pensiero" � necessariamente relativo: la
garanzia dell'Assoluto ci viene data dall'affermazione, pur non compresa,
dell'Infinit� Reale.
Oggi la Scienza disprezza il Reale, lo ritiene limitato, *discreto* e
"corrotto": non crede (pi�) che la Matematica, ove � ammesso l'infinito e il
rigore del continuo e dei numeri reali, sia lo specchio della Realt�..
>
> Io trovo, anche, che un Universo a estensione infinita
> e composto solamente da tre dimensioni dello Spazio
> pi� la dimensione Tempo,
> nonostante il lento susseguirsi di morti e nascite di stelle
> (per cui, solo su quest'aspetto, detta grossolanamente,
> il tuo non dovrebbe differirsi di molto da quello
> che ritengo essere l'Universo reale),
> sarebbe costretto a restare "immobile" nella sua
> globalit� sconfinata, immobile come un invalido,
> al mutare dell'intensit� della Forza Gravitazionale.
Hai intuito una grande cosa..
L'importanza (la "rilevabiolita") di una qualsiasi evoluzione spazio
temporale � relativa alla scala cui � riferita.
L'esempio pi� semplice � quello del moto.
Il moto di aereo di linea in un tratto di cielo, osservato da un
paracadutista che si trovi a scendergli accanto, � assai significativo. E'
uno spostamento riferito ad una regione di spazio di pari dimensione. Lo
stesso aereo visto da terra si muove appena: visto (ovvero considerato,
perch� non risulter� pi� visibile) da Marte, di quello spostamento non potr�
essere rilevato: da Proxima Centauri si comincia a non parlarne nemmeno:
All'aumetare della scala di riferimento il moto perde sempre pi� importanza,
l'oggetto diventa sempre "immobile". E' come se mettessimo la scala della
grandeza a denominatore di una frazione al cui denominatore continua a stare
la dimensione "locale" dello spostamento.
A scala infinita l'aereo � immobile.
Quando Parmenide diceva che nulla si muove (il suo sistema si riferimento
era l'omonima Sfera, oggi ribattezzata con arroganza "ipersfera") intendeva
forse questo: questa visione, come vedi, salva anche il moto, basta
collocarsi ad una opportuna scala (quella del quotidiano, cos� diversa, come
sappiamo da quella dei "filosofi"),
C'� un paradosso, ovviamente, dal momendo che contemporaneamente si affermna
la mobilit� e l'immobilit�, ma � chiaramente uno di quei paradossi, come
quello di Zenone, che � conseguente, e quindi va accettato, all'ipotesi
dell'Infinito, la Madre di tutti i Paradossi della serie.
Troverai questo racconto qui:
http://195.110.114.51/fisica/65.html
>
> In tali condizioni d'immobilit�, sono convinto che il
> funzionamento dei Buchi Neri non sarebbe spiegabile,
> e il rallentamento del battito del Tempo,
> fino all'annullamento del medesimo, a causa
> del progressivo aumento della Forza Gravitazionale
> fino ad un livello infinito,
> non andrebbe " a braccetto" con l'anomala indifferenza
> dell'Universo da te supposto, nel quale
> il Tempo � costretto a rintoccare per sempre.
Dai troppe cose per scontate: che ne sappiamo dei buchi neri?
Che cosa vuol dire "rallentamento del tempo"?
Cosa � l"aumento della forza gravitazionale"?
Ti prego di non cercare di rispondere a queste domande: conosco le risposte
che si danno, le ho valutate, non le ho capite, ma posso benissimo farne a
meno: cerca di capirmi. Ho la presunzione di spiegare le cose senza
ricorrere a questi concetti.
>
> Se la Natura avesse forgiato l'Universo come tu dici,
> io penso inoltre che da un lato Essa si sarebbe "legata le mani"
> con le tre dimensioni bloccate a estensione infinita,
vedi sopra.
> e dall'altro avrebbe fatto pensare a noi umani
> che al Suo posto avremmo saputo fare di meglio.
Non credo: noi non possiamo n� costruire, n� concepire l'Infinito.
Ciao.
E' stato un piacere.
Luciano Buggio
Scuola di Fisica
"G.Bruno"
Venezia
www.scuoladifisica.it
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> Ti saluto cordialmente.
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> Francesco Alf�
> Stazione Astronomica di Vittoria-sud
> contrada Cappellaris
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Received on Mon Oct 15 2001 - 19:43:28 CEST