Re: Orbite, astronautica e astrodinamica
"Elio Fabri" <fabri_at_df.unipi.it> ha scritto nel messaggio
news:3BBC3754.6BA1F97C_at_df.unipi.it...
> Castel Chariot ha scritto:
> > La pressione solare non � molto importante in genere, soprattutto se le
> > sezioni della sonda sono piuttosto piccole ( cosa sempre vera a meno che
si
> > abbia una vera vela spaziale ) e soprattutto se non si � troppo vicino
al
> > sole, visto che a occhio e croce anche il vento solare diminuir� col
> > quadrato della distanza.
> Forse ho fatto male a scrivere "non sono affatto un esperto" :-)
> Intendevo "rispetto a quelli che si occupano tutti i giorni di queste
> cose". Rispetto alla media dei frequentatori del NG lo sono: dopo tutto
> insegno astronomia...
>
> Intanto, non confondere vento solare e pressione di radiazione.
Perch�?
> Poi le dimensioni se mai funzionano al rovescio: visto che la massa va
> come il cubo delle dimensioni, mentre l'area va come il quadrato, la
> pressione di radiazione e' tanto piu' importante quanto piu' l'oggetto
> e' piccolo.
Come vedi parlo di sezioni, non di superfici. Se una massa di un chilo �
distesa su una vela di 10 m^2 invece che su una sfera non � proprio la
stessa cosa. La relazione che fornisci non � valida per corpi con qualche
dimensione predominante
> >> Ma potrei dire una fesseria. O magari correzioni
> >> relativistiche, ma non credo proprio.
> > No, no, si va a poche decine di chilometri al secondo
> Grazie, questo lo sapevo (v. sopra circa l'esperto :) ).
> So anche, pero', che per determinazioni di precisione del moto dei
> pianeti le correzioni relativistiche ci vogliono e come.
Questo non lo sapevo
> > Non serve l' integrazione numerica, almeno se non si considerino
particolari
> > disturbi, e i calcoli non sono nemmeno cos� difficili
> Ah no? Se ti limiti al "problema dei due corpi", d'accordo; ma questo
> non e' mai il caso di una sonda, che per definizione interagisce da
> vicino con qualche oggetto. A cominciare dalla Terra, e spesso altri
> pianeti (anche piu' d'uno: sentito mai parlare di "effetto fionda"?)
> Escluso quindi il caso dei due corpi, l'integrazione numerica e'
> necessaria, e ti assicuro che non e' cosa semplice. Se non si e'
> "esperti" (per davvero!) si possono fare calcoli del tutto sballati...
In verit� in larga parte le missioni sono governate dal problema dei 2
corpi, in base alle sfere di influenze dei vari corpi. Se sei nello spazio
aperto l' importante � il sole, in vicinanza dei pianeti l' importanza del
sole � scarsa ( dubito che un aereo debba correggere la rotta per l'
influenza del sole ;-)) ). I porblemi sono solo nelle zone di transizioni.
Inoltre in queste zone di transizione, si ha si il problema ( peraltro come
ben sai irrisolvibile ) dei 3 corpi, ma � il problema dei 3 corpi ristretto.
Non confonderti con la tua materia, la sonda non ha una massa paragonabile a
quella di, per esempio, terra e sole. Quindi si considerano i 2 primari (
terra e sole ) come un problema dei 2 corpi, e la sonda come viagginate nel
campo di gravit� risultante. Infatti, noi ingegneri, amiamo le
approssimazioni e quindi consideriamo trascurabili le iterazioni della sonda
sui primari ( dubito che il sole si muova sensibilmente per l' attrazione
gravitazionale della sonda ;-) ), e quindi le orbite dei primari son
supposte note. Con queste plausibilissime semplificazioni il numero di
equazioni e delle incognite � pari, e il problema risolvibile.
Certo, hai ragione se riusciamo a fare una sonda con la stessa massa della
luna ;-)
Received on Fri Oct 05 2001 - 01:55:46 CEST
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