Aquila Tonante ha scritto:
> ...
> Supponiamo si muova nella direzione AB; per un noto
> risultato di relativit� ristretta, che certamente
> conosci (relativit� della simultaneit�)a giudizio
> di K l'ingresso degli elettroni in A _non_ � compensato
> da una simultanea uscita di elettroni da B, perch�
> gli eventi "entrata" e "uscita" non sono simultanei per K
> (lo sono invece nel laboratorio); dunque secondo le misure
> di K il filo non � neutro (mentre nel laboratorio invece s�).
Il noto risultato che dici non c'entra niente.
Infatti se la corrrente e' stazionaria il numero di elettroni che
entrano (e di quelli che escono) e' lo stesso a ogni tempo. Quindi anche
se la simultaneita' viene alterata, i due numeri restano comunque
uguali.
Se cosi' non fosse, la carica sul filo andrebbe aumentando
continuamente...
Invece entra solo la contrazione delle lunghezze, ma anche questa in
modo non banale.
Se d+ e' la densita' della cariche positive e d- quella delle negative,
misurate nel rif. del laboratorio, dove la positive sono ferme e le
megative si muovono. Quando passi a un rif. che si muove con gli
elettroni d- diminuisce di un fattore gamma, d+ aumenta dello stesso
fattore.
Il secondo risultato e' ovvio: lo stesso numero di cariche vengono viste
occupare un volume piu' piccolo, causa la contrazione.
Per il primo, bisogna ragionare a rovescio: si avrebbe un simmetrico
aumento passando dal secondo riferimento al primo, quindi si ha
diminuzione nel passaggio inverso.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Fri Oct 05 2001 - 11:58:36 CEST