Re: riguardo crollo torri

From: Pino <pindeg_at_tin.it>
Date: Wed, 19 Sep 2001 12:01:09 GMT

NOSPAMnwrr_at_lycos.it ha scritto

> se io ho 100 Kg appoggiati su cubo di legno
> praticamente per sorreggerli � sufficente che ogni sezione del
> legno regga i 100Kg

Non � cos� semplice. Occorre specificare la forma dei tuoi 100 Kg (oltre che
dimensioni relative).
Estrremizzando, se i 100 Kg fossero un cono di acciaio messo con la punta in
gi� sul cubo, � probabile che prima di raggiungere l'equilibrio il cubo di
legno si deformi.

Inoltre la frase ...ogni sezione del legno regga ... � troppo imprecisa.

> se gli stessi 100Kg li lascio cadere da 1 metro di altezza
> la forza esercitata sul cubo a quantii kg di peso statico equivalente
> corrisponde?

Qui le cose si fanno parecchio pi� complicate. Dalla statica si passa
alla dinamica dei sistemi.
Senza ulteriori dettagli sul sistema non si pu� rispondere.
Se non si considera la deformazione del materiale la risposta �: la forza
esercitata tende all'infinito, perch� il cubo di legno si trova a frenare la
massa incidente in uno spazio tendente a zero. (La formula da applicare �
quella nota di Newton F=ma (anche se bisognerebbe schematizzare con maggiore
precisione, e decidere se parlare di forze o di forze per unit� di
superficie), per rallentare il corpo in uno spazio zero l'accelerazione deve
essere enorme e quindi altrettanto la forza). Questo tra l'altro spiega
perch� in generale i matriali pi� duri, cio� maggiormente indeformabili,
sono fragili.


> qual'� la formula che mi dice il peso statico equivalente (Z) di un peso
> p che cade da x metri
> di altezza?

Per quanto detto prima non pu� esserci una formula, gli ingegneri studiano
diverse situazioni, con modelli e simulazioni; per inciso questo spiega
anche perch� la progettazione nelle zone sismiche � parecchio complessa, in
tali zone non ci si pu� limitare al calcolo statico delle strutture.

> chiedo questo, perch� nelle torri ipotizzo che, una ventina di piani di
> x peso
> caduti per 7-8 metri in realt� equivalgono a n volte una ventina di
> piani statici semplicemente
> appoggiati sulla parte sottostante che quindi � collassata per eccessivo
> peso.

No. I piani sottostanti, per forza, sono progettati per reggere i venti
piani di sopra ( e con abbondanza) ma non per reggere il crollo improvviso
e/o squilibrato della struttura sovrastante.

Concludendo. Non � possibile modellare un sistema complesso come quello da
te citato con alcune formule, nello stesso modo per cui non esistono formule
per calcolare la distribuzione della temperatura in una pentola, le
deformazioni di un'auto in seguito ad un incidente e cos� via. Si possono
costruire dei modelli, pi� o meno empirici, pi� o meno matematici.

Spero di esserti stato utile.

Pino
Received on Wed Sep 19 2001 - 14:01:09 CEST

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