Re: ciclo di isteresi

From: Giovanni -Darth Vader- Neiman <najmen_at_supereva.it>
Date: Thu, 06 Sep 2001 18:54:40 GMT

"Mauro Del Rio" <mdrio_at_tiscalinet.it> ha scritto:

>III. Chi se ne frega, direte voi. Il fatto � che mi servirebbe qualche
>informazione sul lavoro compiuto nel ciclo di isteresi (materiali
>ferromagnetici): l'unica cosa che sono riuscito a sapere � che il lavoro �

Ad Elettrotecnica di sicuro avrai imparato che quando si costruiscono
degli oggetti che sfruttano il campo magnetico bisogna aver presente
che esiste un "attrito" che ruba energia.

Questo e' dato da due fattori:

a) ciclo di isteresi. Per le particolarita' dei materiali
ferromagnetici (vedi teoria di Weiss, di Curie e di Langevin) esistono
condizioni ideali in cui lavorare che dipendono anche dalla "storia"
del materiale (lo stesso motivo per cui quando compri un cellulare
nuovo la prima carica la devi fare TUTTA, non parziale). Si usano
diversi materiali con cicli di isteresi diversi.

Per esempio con il permalloy (78.25 % di Ni, 21.5 % di Fe) si ha una
curva con area quasi nulla ed alta induzione magnetica residua.

Mentre con l'isoperm si ha un ciclo sempre molto stretto ma lineare,
quindi con induzione magnetica residua praticamente nulla.

b) correnti parassite (di Foucault). I dispositivi elettrotecnici
vengono realizzati con delle laminature di vuoto nella direzione del
campo magnetico, in modo tale che le correnti indotte dalla variazione
del flusso di campo magnetico che per effetto Joule disperderebbero
energia siano disposte su percorsi ad altissima resistenza (il vuoto)
in modo tale che la potenza dissipata sia molto bassa (W=f^2/R)

-- 
>Giovanni -Darth Vader- Neiman
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Received on Thu Sep 06 2001 - 20:54:40 CEST

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