Il 11/10/2010 19:12, Franco ha scritto:
> On 9/26/2010 6:16, carlo spinelli wrote:
>
>> Nessuno ha mai notato l'effetto alla luce del giorno?
>
> Quello con le zigrinature della ruota di bicicletta no, ma altre cose
> del genere si notano. Ad esempio se guardi la ruota di un'auto in
> movimento risulta tutta confusa, ma distogli lo sguardo, per un momento
> la vedi ferma, con i dettagli del cerchione.
>
> La ragione credo sia perche' l'occhio e` cieco mentre si muove,
uhm ... ipotesi interessante. In realt� non la credo
convincente, ma mi intriga il fatto di non essermi mai posto
il problema e che qualcuno l'abbia anche solo sollevato. Del
resto tu stesso scrivi "credo".
Cmq potresti anche (non so) avere una parziale ragione in
senso percettivo. Voglio dire che l'occhio, come sensore,
CREDO (lol) continui a vedere sempre, anche in moto (del
resto vede di sicuro in moto lento), ma � possibile che in
moto rapido del focus, sia il cervello a scartare i
fotogrammi come non facilmente interpretabili, e quindi un
buco percettivo. Se sposto volontariamente la vista non
sperimento una vera cecit�, ma la striscia di fotogrammi
rimane molto confusa (con la sola informazione decente di
luminosit� relativa molto diversa se ci sono oggetti in
traiettoria di luminosit� molto diverse).
> e quando
> sposti lo sguardo rimane l'ultima immagine buona.
Mi riprometto di sperimentare presto
> Per convincersi che l'occhio non vede mentre si muove basta mettersi
> davanti a uno specchio, vicini e guardarsi alternativamente l'occhio
> destro e quello sinistro. Si vede l'immagine di un occhio oppure
> dell'altro, senza fare la carrellata passando per la radice del naso.
Mah ... non ho proprio la sensazione di cecit�. Il problema
� che so fare oscillare (tipo moto armonico) lo sguardo ma
non farlo roteare. NEl primo caso le pause agli estremi, e
il diverso tempo di permanenza del focus in quei punti, imho
falsa il risultato. In realt� � proprio difficile usare
attivamente l'occhio in modo da testare volontariamente il
fenomeno, perch� di mestiere si aggancia ad oggetti e ci si
ferma sino a darci un senso.
Ma appunto voglio vedere quando il moto � di un ente esterno
indipendente, come si comporta. Magari tenta di interpolare
e mediare i pixel.
L'esperimento che proponi � troppo complesso e (imho
ovviamente) un po' condizionato da aspetti biologici poco
controllabili con la sola intenzione (tipo il cercare di
vedere gli stereogrammi, per intenderci, scavalcando la
naturale tendenza a focalizzarsi alla distanza giusta per
mettere a fuoco a distanza errata ... si, li, faticosamente,
si riesce a imporsi, ma col movimento, considerando il tempo
di elaborazione finito del cervello dei fotogrammi, � pi�
difficile evitare di fare pause di ancoraggio)
>
> Per il fenomeno ripetitivo che dicevi prima, potrebbe essere legato a
> qualche forma di sincronizzazione con i movimenti saccadici dell'occhio.
>
Ecco, seconda parola mai sentita nominare ... mo li googlo
'sti moti saccadici.
ciao
Soviet
Received on Mon Oct 11 2010 - 21:44:45 CEST
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