Re: IL Tempo e l'espansione

From: (wrong string) � <fulgom_at_tiscalinet.it>
Date: Thu, 16 Aug 2001 20:47:50 +0200

valentino <allanon.h_at_inwind.it> wrote in message
9jv2hm$kj8$1_at_pegasus.tiscalinet.it...
> Gran parte dei cosmologi e dei fisici asseriscono che l'universo �
> attualmente in espansione.

L'espansione, a mio parere, non � assoluta, ma relativa all'osservatore.

> I quasar, gli oggetti pi� lontani osservabili (10 mld di anni luce),
> avrebbero dato la conferma. Pare che si trovino a circa 10 miliardi di
anni
> luce dalla terra e che rispetto ad altre galassie pi� vicine a noi si
> allontanino pi� rapidamente.

Sulla distanza dei Quasar non c'� molta sicurezza.
Ho letto che c'� qualche perplessit�.

> Sembrerebbe una contraddizione. Se dalle stelle ci arriva la luce del
> passato, si dovrebbe dedurre che quella � l'espansione avvenuta 10 mld di
> anni fa (quasi vicino al big bang) alla velocit� che oggi si misura, ma in
> effetti non ne conosciamo i movimenti attuali.

Sempre secondo me, nemmeno il Big Bang � avvenuto
in maniera assoluta e in un'epoca ben determinata del
nostro remoto passato.

> Non potremmo neppure dire che quelle sono state le prime galassie ad
essersi
> formate, perch� nessun oggetto pu� comportarsi da "egocentrico" (come
scrive
> Hawking), cio� essere ritenuto al centro dell'universo.
> Ma se nessun oggetto pu� ritenersi centrale � evidente che nessun oggetto
> pu� ritenersi "periferico"
> rispetto agli altri.
> Dovremmo dire che 10 mld di anni fa l'universo "era" in espansione, ma
oggi
> non sappiamo se questa si sia fermata o se abbia cambiato la sua entit�
e/o
> il proprio verso.
>

Che centra. La direzione dell'espansione � immutabile.
Immagina di gonfiare un palloncino...
mica puoi cambiare la direzione dell'espansione.

> D'altro canto, visto che non dobbiamo considerarci al centro
dell'universo,
> i quasar dovrebbero "vedere" la nostra galassia come noi vediamo essi, e
> "stabilire" che siamo noi a trovarci vicini al big bang. Come si
conciliano
> le due cose?

Se in *questo momento* un Quasar guarda la Via Lattea
vedr� la Via Lattea di 10 miliardi di anni fa. E' tanto semplice.

>Potrebbe significare che il big bang, nella definizione che
> oggi se ne d�, non c'� mai stato?
> Oppure che il big bang in realt� � stato il lavoro di una serie di buchi
> neri visti "dall'altra parte" e che ora si stanno "riassorbendo" la
materia
> per portarla donde l'avevano presa?
> In questo caso potremmo immaginare che noi siamo attratti verso una parte
e
> i quasar (e gli altri oggetti cosmici) dall'altra, ognuno verso il fondo
del
> suo "imbuto" di buco nero, tutti -purtroppo- verso la cosiddetta
> singolarit�, o le tante singolarit� -perch� ognuno avrebbe la sua.
> Come si f� a stabilire il verso dell'espansione? E ci sar� davvero questa
> espansione?
>

Le cose sono molto pi� semplici.

> Se tutti ci troviamo sulla superficie di una sfera -finita ma illimitata-
> "che si gonfia", qual � il punto del big bang?

D'appertutto.


> A naso potremmo dire che � il baricentro della sfera, ma ci� forse
> comporterebbe che un qualche "oggetto" o una luce dovrebbe ancora trovarsi
> l�.

Secondo me (e ci giurerei che le cose stanno proprio cos�,
perch� non c'� nulla di pi� semplice),
se aumentano le condizioni gravitazionali dell'osservatore
l'IpersferaUniverso si ridurr� relativamente a lui;
se la Gravit� a cui � sottoposto l'osservatore diventer� infinita
per lui l'Universo diventer� un punto (una Singolarit�)
e il Tempo si fermer� completamente.
In quel "centro" c'� l'oggetto al quale tu accenni.


> Oppure che c'� una sorta di imbuto attaccato alla "sfera" o un certo
numero
> di "imbuti" (o buchi neri): uno per ogni galassia o ammasso di galassie o
> gruppo. Non si potrebbe pi� parlare di "complanarit� nello spaziotempo"
> degli oggetti celesti, poich� quelli pi� lontani starebbero via via
> addentrandosi nello scolo dell'imbuto, come dire che stanno tornando
> indietro alla sorgente...
>

La verit� � molto pi� semplice di questa tua confusione.

> Se l'universo fosse piatto significa che � infinito e illimitato. Per� ci
> troviamo ancora tutti su una "superficie" di spaziotempo. Dov'� la
> singolarit� in questo caso?


Te l'ho gi� detto. La Singolarit� � il nostro stesso Universo
visto sotto condizioni gravitazionali infinite.


> Ancora una volta non pare immaginabile una sola singolarit� (perch� la si
> potrebbe immaginare in tutti i punti dello spaziotempo, sempre per il
> principio della non centralit�), ma un congruo numero di singolarit� che
si
> contrappongono alla materia, alle zone di materia.
> A questo punto potrebbe essere che ogni oggetto abbia la propria
singolarit�
> (persino ogni vivente!).

Una sola Singolarit� � bastata alla Natura.

>Oppure, nuovamente, non potrebbe esservi stato
> alcun big bang iniziale inteso come "creazione dell'universo", ma tanti
> inizi di materia su di un'essenza cosmica gi� formata che potrebbe essere
> chiamata Dio o con qualsiasi altro nome che rappresenti il vero limite
> dell'universo e della conoscenza umana.
>
> Questo universo allora potrebbe essere collegato ad altri universi e ogni
> universo ad altri ancora e cos� via.

Prima cerchiamo di comprendere bene come funziona il
nostro; poi avremo modo e ragione di ipotizzare altri Universi.

> Immagino come tante mine di quelle che si usavano in mare nella 2^ guerra:
> le sporgenze (o corna) sono i condotti stretti che terminano ad imbuto
> procedendo verso le sfere di ogni universo, le quali sfere non cambiano
mai
> dimensione ma solo densit�. I buchi neri ("imbuti") farebbero da
> compensatori di densit� o di energia, in qualche modo che non so
>immaginare

Immaginare il funzionamento dei Buchi Neri non � difficile.
Ma, sempre secondo me, non � come tu dici.

> se non come valvola di sfogo che entra in funzione quando la densit� � da
un
> lato eccessiva o dall'altro troppo bassa.
> In questo modo la mia immaginazione fantasiosa non avrebbe necessit� di
> inventarsi quarte, quinte ecc., dimensioni dello spazio.

Alla Natura sono bastate solamente quattro dimensioni
dello Spazio e una del Tempo.

> Ci� che vediamo � tridimensionale e basta a noi e all'universo. Ci� che
non
> vediamo ma che sicuramente pu� attraversare lo spazio 3D sono oggetti o
> entit� o onde che possono avere al massimo 3 dimensioni. Infatti noi non
> vedremmo (perch� non possiamo) neanche un oggetto bidimensionale in
> movimento (riusciamo a immaginarlo per�), ma al limite potremmo vederne
> gli effetti.

Un'ombra qualsiasi � un vero "oggetto" bidimensionale.

...................taglio.........................................
>
> Lascio queste piccole riflessioni, o fantasticherie, nella speranza che
> vogliate scusarmi qualche esagerazione o superficialit�. Sarei felice se
chi
> � esperto o appassionato vorr� dirmi cosa ne pensi, se ho fatto troppa
> confusione, se qualcosa pu� essere considerata sensata.
> Ci� che ho scritto � una "libera interpretazione" di alcune mie letture,
> senza pretesa di "teorizzarsi" o di essere esaustivo, ma con la solita
> curiosit�.
>
>
> ciao
> valentino
>
>

Quello che ho scritto � frutto delle mie riflessioni
e studi. E ci credo ciecamente.
Ciao.

Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Thu Aug 16 2001 - 20:47:50 CEST

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