Re: Re: "Sportellino" di Maxwell

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 8 Aug 2001 23:39:19 +0000 (UTC)

"CSFRF" <godone_at_masterweb.it> ha scritto nel messaggio
news:9kebah$hhn$1_at_serv1.iunet.it...
> Luciano Buggio, tra le altre cose, scrive:
>
> >Che cos'� il calore?
>
> E' senz'altro continuo scambio di "fotoni" (perturbazioni
> elettromagnetiche di opportuna lunghezza d'onda) tra molecole.

Anche da quanto vien detto di seguito, mi pare che il CSRF sia d'accordo
con la Scuola di Fisica "G.Bruno" su questa faccenda della "natura" del
calore. Naturalmente ne esulto, ma mi chiedo, a proposito di questa prima
affermazione che trovo qui: che cosa vuol dire "scambio di fotoni"?
Il concetto � molto impegnativo. Cosa vuol dire che le molecole si scambiano
i fotoni? Li producono in proprio e li diffondono intorno facendoli
assorbire alle altre che poi ne emettono di nuovi?
Il CSRF ha un modello di tale interazione, o altre, o ha semplicemtne
riciclato il concetto di mediatore di forze della teoria Standard? o peggio,
un linguaggio solo letterario o sociologico?
Io, per esempio, non sono d'accordo che si tratta (in questo caso) di uno
scambio: i fotoni con una particolare frequenza (quella del calore) per me
sono (per ragioni che ancora non non so bene) in grado di provocare una
grossa mobilitazione delle molecole muovendosi dentro il corpo in cui sono
presenti e si propagano, con moto, diciamo cos�, disordinato (a differenza
di quello dei fotoni di luce e di altre freqeunze, che restano coerenti e
percorrono traiettorie complessivametne rettilinee). Per me non c'� nessuno
scambio.
Se il CSRF ha un'altra teoria dell'interazione fotoni di calore-atomi,
fondata sullo "scambio" o altro, deve articolarla, in modo che si possa
arrivare ad un confronto.
>
> Ovviamente questo scambio di perturbazioni elettromagnetiche
> (che poi non sono altro che perturbazioni della struttura dell'etere)
> dara' origine anche ad agitazione delle molecole a partire
> dapprima dai salti quantici degli elettroni delle medesime.

La chiamata in causa degli elettroni e dei loro salti quantici indurrebbe a
pensare ad un modello piuttosto articolato, ma ho l'impressione, scusate,
che anche qui i soncetti siano stati semplicemente orecchiati. Naturalmente
se posso sembrare provocatorio � proprio,come detto sopra, per sollecitare
(provocare) chiarezza.
>
(....)

> In realta' il calore si propaga esclusivamente per irraggiamento.

Perfettamente d'accordo.
>
> Anche nel caso della conduzione, abbiamo in realta' irraggiamento.

Spiegare come.

> Nel caso della propagazione del calore per convenzione, oltre
> all'irraggiamento, avremo anche la migrazione di materia piu' calda
> rispetto ad altra piu' fredda.

Perfetto, (questo � facile, ed in linea con qualsiasi teoria, perch� si
tratta di una banalit�: "corpi caldi in moto")
>(...)
> Avrete notato che il sottoscritto usa l'antico termine di "etere", spero
> che a voi non dia fastidio.

Nessun fastidio, per quanot mi riguarda (anche se, da fisico, preferisco il
temine "potenziale dello spazio")
>
> Vi ricordo che il metodo galileiano ha dei limiti e che per capire bene
> l'aritmetica e' necessario prima conoscere le proprieta' dei numeri e
> la tavola pitagorica.

Non sono molto d'accordo. Il metodo Galileiano ("dall'esperienza alla
legge") non ha limiti: in base a questo statuto figurati che nell'ottocento,
fino ai primi del 900, veniva fondato persino lo Spiritismo: Non scherzo:
esperimenti col tavolino a tre gambe per scoprire delle leggi. Gli
sperimentatori (scienziati serissimi e di grido) erano tremendi: legavano
mani e piedi ai medium e gliene combinavano di tutti i colori.. Quali
limiti?
Quello che dici dopo sono "strumenti", e non ho afferrato il potere
limitativo ovvero estensivo di questo riferimento.
>
> Ci sono molte piu' probabilita' di accordarsi su una piccola cosa,
> come puo' essere il 4� Principio della dinamica, al fine di poter poi
> lavorare tutti insieme in buona armonia, rispetto a trovare intesa su
> una intera teoria, la quale, per quanto possa essere bene organizzata,
> illuminante e quant'altro, e' sempre qualcosa di piuttosto complesso
> ed articolato, e puo' quindi presentare imprevedibilmente delle "falle"
> da qualche parte. "Imperfezioni" di cui l'autore, con tutta la piu' buona
> volonta' di questo mondo, puo' non essersi accorto.
Parli della mai teoria, suppongo.
Devo dire che non sono d'accordo nemmeno qui, ma non perch� si tratti della
mia teoria.
Ci si pu� accordare solo su affermazioni falsificabili, e per essere
falsificabili devono essere molto strutturate ed organizzate, o quantomeno
riferirsi a specifici fenomeni, con predizioni specifiche..
*L'affermazione del IV principio, cos� com'�, non � falsificabile*, e per
questo non accende alcun dibattito e, secondo me, non pu� coagulare alcuna
armoniosa intesa, come nessuna intesa pu� coagulare il richiamo ad un
principio in quanto tale.
I principi che coagulano sono enunciati alla fine di un processo, non
all'inizio, e rapprentano in genere il limite del processo.
Non � il caso del IV principio.
Inoltre il IV principio non � una "piccola cosa".

La mia teoria (Work in process, se scrivo bene, come ha appurato Malgieri) �
piena di lacune ed imperfezioni, di cui mi sono accorto e di cui, grazie
all'aiuto di chi vuole aiutarmi a falsificarla, continuo ad accorgermi.

Comunque grazie.
(Aspetto ancora di sapere di che cosa � frutto quella meravigliosa
intuizione).

Luciano Buggio
www.scuoladifisica.it
>
> Saluti,
>
> Emidio Molinari - Centro Studi Fisica Riviera dei Fiori




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