Re: Superconduttori e moto perpetuo

From: Giorgio Bibbiani <giorgiohbibbiani_at_tin.it>
Date: Thu, 02 Aug 2001 12:53:21 GMT

Buongiorno, <ralord_at_webmail.co.za> ha scritto:
> On Fri, 27 Jul 2001 11:49:06 GMT, "Giorgio Bibbiani"
> <giorgiohbibbiani_at_tin.it> wrote:
>
> >Io penso che la corrente che scorre in un superconduttore non si possa
> >considerare un esempio di realizzazione di un moto perpetuo.
> >Dato che gli elettroni che determinano la corrente si muovono di un
> >moto almeno parzialmente ordinato, il contributo che danno all'entropia
>
> se dessero un contributo all'entropia pur non fermandosi mai
> violerebbero il secondo principio della termodinamica. non puo' essere
> cosi. (sarebbe troppo bello)


Non capisco questa frase, comunque provo a spiegare diversamente
le ragioni per cui ritengo che un anello superconduttore percorso da
corrente non costituisca una realizzazione del moto perpetuo.
Consideriamo un anello superconduttore isolato, allora la sua energia totale
e' costante nel tempo; questa energia totale puo' corrispondere a molti
distinti
stati macroscopici del sistema, in particolare ci interessa uno stato A in
cui circola una corrente elettrica macroscopica nell'anello che genera un
campo magnetico in cui e' immagazzinata parte dell'energia del sistema, ed
uno stato B, avente la stessa energia di A, in cui la corrente macroscopica
ed il campo magnetico associato sono nulli, evidentemente se B ed A hanno
uguale energia allora la temperatura del sistema nello stato B sara'
maggiore di quella nello stato A, possiamo anche dire che l'energia che
nello stato A era immagazzinata nel campo magnetico, nello stato B si
ritrova sotto forma di energia interna termica.
Il numero di stati microscopici corrispondente allo stato macroscopico A e'
minore di quello corrispondente a B, questo perche' nello stato A gli
elettroni si muovono di un moto parzialmente coerente, inoltre nello stato B
gli elettroni possono occupare un numero maggiore di stati data la maggiore
energia interna termica, quindi in base alla definizione di Boltzmann
otteniamo che
l'entropia dello stato A e' minore di quella dello stato B.
Ora, se il sistema e' isolato e si trova inizialmente nello stato A, dato
che per il secondo principio della
termodinamica lo stato corrispondente all'equilibrio termodinamico e' quello
B di
massima entropia, con il passare del tempo il sistema si portera'
inevitabilmente nello stato B, e la
causa di questa trasformazione saranno le fluttuazioni
termodinamiche, che sono sempre presenti, anche considerando un anello
superconduttore ideale privo di difetti.
Con un linguaggio immaginifico possiamo anche dire che in accordo al secondo
principio, con il trascorrere del tempo, l'energia "ordinata" associata al
campo magnetico si trasforma in energia interna termica "disordinata".


> se tu vuoi un moto macroscopico di particelle dotate di massa, questo
> e' effettivamente il caso.
>
>
> >corrente continuera' a circolare per un tempo infinito, mi sembra del
resto
>
> >che la verifica sperimentale dell'avvenuta realizzazione di un moto
perpetuo
> >sia impossibile per definizione, dato che bisognerebbe studiare il
sistema
> >per un tempo infinito.
>
> la realta e' che ti devi accontentare di poter dire che non ci sono
> motivi per i quali la corrente dovrebbe fermarsi, e questo configura
> un moto perpetuo.
>
> evidentemente una qualunque misura altererebbe lo stato del sistema
> rendendo imprecisa la misura successiva e la misura in corso.

Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Per rispondere togliere la h nell'indirizzo e-mail.
Received on Thu Aug 02 2001 - 14:53:21 CEST

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