"CSFRF" <godone_at_masterweb.it> ha scritto nel messaggio
news:9jeako$mpl$1_at_serv1.iunet.it...
> A nome del CSFRF, risponde Bruno De Filippo.
>
> Non puoi sottoscrivere senza riserve quanto abbiamo esposto
> ed al tempo stesso non aver capito il nuovo principio della
> dinamica: le due "cose" sono tra loro incompatibli.
Non sono d'accordo: il CSFRF non pu� avere il monopolio delle analisi
epocali.
Si pu� benissimo sottoscrivere il manifesto "etico" (che � tutto ci� che ho
sottoscritto) ed essere in disaccordo o non capire il nuovo conclamato
Principio.
Cos� mi capita spesso di leggere ad introduzione di esposizioni di teorie
alternative un'analisi che perfettamente condivido, e che io stesso avrei
scritto uguale, sullo stato attuale della conoscenza in fisica, pur non
condividento le teorie di seguito espresse.
> Probabilmente non hai letto con sufficiente attenzione i quattro
> post precedenti.
Ho letto i post, e conosco fin dal 1993 (dalla nascita a Fivizzano) il
pensiero di Godone..
(....)
>
> Luciano Buggio ha scritto:
>
> >Il problema � che il IV Principio della Dinamica non � stato capito da
> >nessuno, perch� sembra scritto da Catalano.
> Vuoi chiarire meglio questa tua affermazione?
> Che cosa intendi con "Catalano"? E' forse una battuta?
E' una contemporanea versione comico-televisiva del pi� noto La Palisse.
>
>
> Sul fatto poi che il IV Principio non sia stato capito da nessuno,
> trattasi di una tua gratuita affermazione, riesci forse ad entrare
> nella mente degli altri al punto da sapere se hanno capito o meno?
> Il fatto che qualcuno ti possa aver detto di non averlo capito, non
> esclude che molti altri invece, tra coloro che hanno meno pregiudizi
> ed "incrostazioni" di pensiero, possano aver "colto" nel medesimo
> qualche precisa indicazione.
Il nuovo principio � ovvio, e per questo � per lo pi� deriso (solitamente in
sordina e nei corridoi, perch� i suoi promotori sono persone molto serie che
non si prestano a volgari attacchi).
Una cosa ovvia dovrebbe essere capita da tutti: perch� allora dico che il
principio non � capito da nessuno?
Le cose ovvie sono a volte molto strane: chi dice "Ma � ovvio!!" vi sta
dicendo che non ha capito nulla.
Chi cerca di capire, invece, rispetto ad un'afferamazione come quella del IV
P., considerando che sarebbe ovvio commentare dicendo che si tratta di
un'ovviet�, si ferma un attimo a riflettere.
Capire un'"ovviet�" non significa semplicemente vedere l'asserzione
giustapposta ad uno schema noto (nel nostro caso: "il tutto � fatto di
parti, e come tale deve essere trattato") e passare poi, con indifferenza,
ad altro, ma chiedersi e capire _la sua importanza_
La sua importanza si intende quando ci si rende conto della "praticabilit�"
della cosa, che smette cos� di navigare nel limbo delle astrazioni ove le
verit� (le ovviet�) non danno alcuna emozione.
Mi spiego facendo riferimento alla mia storia personale.
Il IV principio non mi avrebbe detto assolutamente nulla se nel frattempo
non avessi messo a punto una teoria fisica che spiega l'Universo con
l'unica chiave delle interazioni tra "entit� elementari" da me definite in
modo completo (in termini di potenziale dello spazio), indivisibili e
facenti capo ad un punto geometrico (di "singolarit�).
Facevo riferimento a Laplace, nel mio precedente post, perch� oggi la Fisica
� ben lontana da quella posizione, una posizione di un'ovvieta sconcertante.
E' la sua *praticabilit�* che � stata negata: la sua praticabilit� (scusate
l'ossimoro) in temini di principio, naturalmente, perch� nemmeno Laplace,
per fortuna, pensava che noi possiamo, o potremo mai, prevedere gli eventi
"complessi".
La cosa diventa *praticabile*, ed allora l'imprtanza del IV principio si
intende, _solo se_ si crede che il mondo possa essere spiegato in termini di
interazione tra "elementi base" (il termine del CSFRF, equivalente a mille
altri), e questo si pu� credere solo se si crede (o si spera) che essi
("esso", il modulo, con tutte le sue variazioni, possibilmente dipendenti da
un solo parametro) possa esser descritto (nei suoi aspetti _quantitativi_)
*completamente* (quindi col linguaggio Matematica):
Oppure (ed �, scusatemi ma devo dire quello che penso fermamente) se lo si
trova.
Averlo trovato, definito, significa una cosa molto precisa, che fa da
cartina di tornasole: non si sente pi� il bisogno di fare altre domande
sulla sua struttura.
Oggi, per esempio, ci si interroga sulla struttura dei leptoni e dei quark,
per quanto, nella pratica della ricerca, della teorizzazione e delle
applicazioni, si dica che sono entit� "puntiformi".
Se dico quindi che nessuno ha capito il IV Principio intendo che il
paradigma culturale-scientifico che stiamo vivendo lo impedisce, perch�
normalmente una cosa del genere non viene ritenuta "praticabile", e quindi
il suo contenuto risulta completamente platonico.
Come vedi, non sottoscrivo, quindi, solo il manifesto
etico-filosofico-epistemologico, ma credo tuttavia di rappresentare
un'eccezione.
Ma qui viene il problema:
> >La domanda allora �:
> >"Il CSFRF ha descritto e definito questo Costituente Ultimo ("elemento base",
> >come leggo)?
>
> Naturalmente si, trattasi di questioni che verranno chiarite piu' avanti.
Non ci credo.
Sono anni che si promettono chiarimenti, novit�, dettagli, e io non ne ho
mai visti.
In otto anni � stato aggiunta quella informazine del "ritorno ordinato
dallo :spazio" (che mi sta anche bene) e la precisazione della velocit� e
della traiettoria,"rettilinea uniforme " perch�, si dice, la pi� "economica"
(che non mi sta per niente bene).
Ho letto un articolo di Godone sul Sole (Nexus) che non dice nulla
(annunciava grandi "novit�", nel titolo stesso).
Al di l� del fatto che ritengo che sulla base del moto rettilineo delle sue
particelle questa teoria (se esiste) costruir� un Universo ben misero, anche
col Clinamen, (pensa invece alla ricchezza di informazioni di una
traiettoria fatta di saltelli cicloidali..:-) sospetto che dietro non ci sia
nulla di tanto osconvolgente per la semnplice ragione che se ci fosse
sarebbe gi� stato pubblicato.
Come si fa a tenersi per se le teorie che si ritengono valide?
E' una questione di ordine pubblico? Di brevetto?
Che cavolo significano frasi tipo : "non � arrivato il momento?", "a tempo
debito?".
Che rapporto conlaVerit� (presunta tale) avete?
Non sentite, come me, l'eroico furore d'averla scoperta e l'irrefrenabile
desiderio di comunicarla agli altri?
C'� un'unica spiegazione: che la verit� non ce l'avete tutta, quel che avete
gi� detto non l'avete scoperto voi ma vi � stato Rivelato, e vi sono state
promesse, col contagocce, altre Rivelazioni.
Non posso credere nemmeno a questo.
Io credo fermamente che l'Uomo ci deve arrivare e ci arriva da solo, con la
sua intelligenza.
Cordiali saluti.
Luciano
http://www.scuoladifisica.it
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Received on Tue Jul 31 2001 - 19:38:20 CEST