Morel wrote:
> Una cosa e' osservare un'orologio in moto, mentre mantiene lo stesso
> stato. In questo caso la relativita' ristretta e' sufficiente a dirci
> che quell'orologio viene osservato ritardare rispetto a quello al polso
> dell'osservatore.
> Un'altra cosa e prendere due orologi da un tavolo, metterne uno su un
> razzo, fargli fare un bel giretto, farlo tornare, rimetterlo sul tavolo
> e confrontare l'ora segnata. Io non credo proprio che la RR sia
> sufficiente per descrivere l'esito della seconda esperienza.
Certo che e` sufficiente la RR. E lo e` anche nel caso in cui l'orologio
che si allontana non viene fatto tornare indietro, ma incrocia un altro
orologio che sta tornando sulla terra e quest'ultimo si sincronizza con
quello che si sta allontanando. E quest'ultimo caso, in cui non ci sono
accelerazioni, da` lo stesso risultato dell'unico orologio che si
allontana e torna indietro.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Tue Jul 31 2001 - 17:18:55 CEST