Valter, innanzi tutto ti ringrazio per la tua disponibilita', che ha
qualcosa di sovrumano, considerato che non rispondi solo a me ma a tanti
altri.
Poi, ti devo una piccola spiegazione:
Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> wrote:
>
> cosa vuol dire kosher?
>
E' un termine ebraico, che grosso modo vuol dire "in regola con il
precetto religioso". Si usa specialmente per i cibi, per indicare che
sono permessi e preparati secondo i precetti della Legge. Non sono
abbastanza addentro all'ebraismo per sapere se si riferisce alla sola
Legge mosaica o ad un corpus piu' vasto.
Io lo ho usato in senso figurato, come a dire "in regola con la legge
fisica".
Infine discuterei qualche punto che non mi e' ancora chiaro
>
> (2) Quando l'orologio di B segna S, cosa segnara' l'orologio di A
> che e` lontano da B? Questa domanda e` semplicemente priva di senso
Vuoi dire che se A nasconde il suo orologio (sincronizzato previamente
con B) in una scatola e B parte per un viaggio non inerziale durante il
quale (non conoscendo il piano di volo dell'astronave) osserva
costantemente distanza e velocita' relativa di A, non gli e' possibile
al suo ritorno dire (avendo fatto il calcolo) cosa segna l'orologio di
A, senza guardarlo?
E che invece per A (inerziale) che pure ha tenuto d'occhio la velocita'
e la distanza di B per tutto il viaggio e' possibile dire l'ora di B,
grazie all'ipotesi alpha?
Questo mi lascia davvero stupefatto, per cui scusami se chiedo ancora:
e' davvero cosi'?
> perche` *non e` possibile* definire in modo coerente
> lo spazio di quiete di un osservatore non inerziale arbitrariamente
> esteso attorno all'osservatore.
Forse sarei meno stupefatto se sapessi cos'e' uno spazio di quiete :-).
Per ora so solo che il non averlo impedisce a B di usare beta, ma il
fatto che B (il suo "target") non ce l'abbia NON impedisce ad A di usare
alpha.
Ti prego, due parole sullo spazio di quiete...
> Se uno cercasse di dare la definizione che credo vorresti dare
> tu per precisare beta: prendere il riferimento inerziale istantanemante
> in quiete con B per definire lo spazio di quiete di B, scopriresti
> che accade un disastro. Ci sarebbero eventi dello spaziotempo che
> apparterrebbero *contemporaneamente* a spazi di quiete a tempi
> *differenti* di B.
Ok, quindi in effetti succede quello che immaginavo. E' possibile che
usando "beta" si trovino per osservatori inerziali diversi previsioni
diverse sullo stesso evento (anzi, addirittura previsioni diverse per
uno stesso evento e per uno stesso osservatore).
> >
> > "beta" non mi pare un ragionamento piu' ardito di "alpha".
>
> E invece come vedi lo e` :-)
>
>
Questo lo accettero' quando avro' capito lo spazio di quiete :-).
> > Ma sono delle invenzioni, per essere fisica
> > devono:
>
> > i. non dare previsioni contraddittorie
> > ii. essere in accordo con l'esperimento.
>
> Il punto i e` impossibile da verificare per qualunque teoria fisica.
> Non c'e' alcuna possibilita` di stabilire a priori *se*
> un sistema formale di assiomi (fisici o di altra natura)
> non produca contraddizioni.
> L'unica cosa che puoi ottenere e` al limite proprio una
> contraddizione,
> (Riguardo a beta come hai visto ci sono dei seri problemi...)
Si, era questo che intendevo in realta'. Mi sono espresso male.
[...]
> > cioe' da previsioni contraddittorie. Ma da previsioni contraddittorie
> > con "alpha", o con se stesso?
>
> Spero che sia chiaro da quanto ho scritto sopra.
Se ho capito bene, contradditorie con se stesso, come mi aspettavo
> >
> > 5. La questione della validita' di "alpha" resta. "alpha" e' del tutto
> > analogo a "beta", e "beta" e' stato scartato.
>
> Come hai visto non e` vero che sono cosi` "analoghi".
>
Lo avro' visto, ripeto, quando avro' capito lo spazio di quiete.
Saluti, Morel.
--
Morel
Received on Fri Aug 03 2001 - 16:08:58 CEST