Diabolik <chiocciola_at_punto.it> wrote:
> > Rispetto a qualunque cosa. E' proprio questo il punto fondamentale della
> > RR.
>
> Leggi la risposta che ho dato all'altro post sui fotoni che corrono
> paralleli.
>
Ho risposto cola'
>
> Quindi possiamo anche assumere che i fotoni sono immobili e che siamo noi a
> muoverci.
>
La questione posta cosi' e' solo di linguaggio. la sostanza non cambia.
Noi osserviamo la velocita' della luce rispetto a noi ed e' comunque c.
>
> Se l'orologio non ritarda in senso assoluto, allora come mai nel famoso
> esperimento del 1971 gli orologi poi erano in ritardo rispetto a quelli al
> suolo ? Come ha fatto la relativit� a "preferire" quelli al suolo o quelli
> sull'aereo se entrambi potevano essere considerati in moto o immobili ?
>
Nell'esperimento non entrava in gioco solo la relativita' ristretta. La
relativita' ristretta, molto modestamente, si limita a dirci come si
trasformano le coordinate tra sistemi di riferimento in moto tra loro.
Il paradosso dei gemelli citato sempre nelle trattazioni elementari di
RR (e di cui l'esperimento degli orologi NON costituisce una variante:
li' c'e' in gioco la gravita') mi e' sempre sembrato usato a sproposito
e tendente solo a creare confusione.
La relativita' ristretta si limita a dire che il gemello rimasto a casa
quando osserva il razzo del fratello avventuroso vede i suoi orologi
ritardare. Non e' pero' affatto in grado di dirci che il gemello
viaggiatore, una volta tornato a casa, sara' ancora nel pieno vigore
della gioventu' mentre il sedentario avra' i capelli bianchi e la
dentiera. In fondo, anche il gemello sul razzo osservando il fratello a
casa vede il cucu' appeso al muro ritardare...
Per poter dire in che condizioni i due si ritrovano occorre ben altro
che la RR.
>
> Non mi sembra. Se conta solo il moto relativo tra due corpi, come possono
> gli orologi essere in ritardo o in anticipo se entrambi gli orologi possono
> (secondo la stessa teoria) essere considerati in moto o immobili uno
> rispetto all'altro ?
>
Una cosa e' osservare un'orologio in moto, mentre mantiene lo stesso
stato. In questo caso la relativita' ristretta e' sufficiente a dirci
che quell'orologio viene osservato ritardare rispetto a quello al polso
dell'osservatore.
Un'altra cosa e prendere due orologi da un tavolo, metterne uno su un
razzo, fargli fare un bel giretto, farlo tornare, rimetterlo sul tavolo
e confrontare l'ora segnata. Io non credo proprio che la RR sia
sufficiente per descrivere l'esito della seconda esperienza.
>
> Ciao
>
Saluti.
--
Morel
Received on Tue Jul 31 2001 - 11:13:24 CEST