Re: WAS: relatività

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: Mon, 30 Jul 2001 09:41:27 +0200

"v_a_i_r_a_at_libero.it" wrote:

>
> Ci eravamo
> espressi male, credo anche io che sia cos�, � per questo che O vede B
> distrutto parecchio tempo dopo che ha sparato A, mentre A vede B distrutto
> in 1ms.
>
> Per� chiedo sempre conferma a quanlcuno come Valter o Elio.


Ciao, la questione e` spinosa perche` dal punto di vista fisico
non esiste sistema di riferimento in quiete con un corpo in moto
alla velocita` della luce: non ha alcun senso parlare di spazio di
quiete con esso e di tempo misurato dal suo orologio.


Per tale motivo le formule di composizione delle velocita'
in relativita` perdono senso fisico quando compare due volte c.
Esempio quando hai due sistemi di riferimento inerziali
K e K' e conosci la velocita` di un corpo, v' rispetto a K', se V e` la
velocita` di K' rispetto a K, risulta che la velocita` del corpo
rispetto a K e`

v = (v'+ V)/(1+ (v'V)/c^2)


Se v' e` +c o -c, OK, risulta che che anche v e` +c o -c
rispettivamente: cioe` andare alla velocita` della luce rispetto
ad un riferimento (inerziale) e` equivalente ad andare alla
velocita` c rispetto a tutti gli altri riferimenti inerziali.
Se pero' pretendi di porre anche V = c scoppiano problemi.
Se V = + c non succede niente di strano, ma se
poni V = -c (cioe` K' viene incontro a K alla velocita` della luce)
e ancora v'= +c, allora trovi

v = 0/0

che non ha senso matematico... ma cio` e` dovuto ai concetti fisici
che non sono definiti in tale contesto.
Quando hai due corpi in moto alla velocita` della luce ed il secondo
si stacca dal primo, le descrizioni cinematicamente sensate
sono quelle riferite a riferimenti K in cui entrambi i corpi si
muovono e, usando tali riferimenti non ci sono paradossi
di alcun genere.

Ciao, Valter
Received on Mon Jul 30 2001 - 09:41:27 CEST

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