Marco Trapanese <marcotrapanese_at_tin.it> wrote in message
xDc67.112740$q77.1002784_at_news2.tin.it...
> cio� tu dici che il nostro cervello � forgiato per il particolare tipo di
> spazio-tempo in cui viviamo ?
> potrebbe, ma mi sembra una limitazione piuttosto pesante (per quanto si
> potrebbe giustamente ribattere "ma a che servirebbe 'vedere' in altre
> dimensioni ?") ma se � vero che il nostro cervello riesce a
> "autoriprogrammarsi", essendo omogeneo dal punto di vista strutturale (le
> varie zone adibite a questa o quella funzione mi sembra di aver capito
siano
> "flessbili" in caso di danneggiamento, per cui la stessa operazione pu�
> essere svolta in aree diverse del cervello, una volte riprogrammate)
> potrebbe impiegare maggiori risorse per visualizzare qualcosa che noi
> attualmente non vediamo perch� non ne sentiamo la necessit�. > ciao
Credo che tu ti sbagli in questo.
Ci sono aree del cervello, e quella adibita alla vista e, mi pare,
all'udito sono proprio tra queste, che se non sono stimolate
entro i primi mesi di vita restano permanentemente
senza collegamenti neuronici e quindi isolate.
Infatti persone cieche dalla nascita che ora grazie alla medicina
e ai trapianti potrebbero vedere sono destinate a restare
cieche, perch� l'area del cervello preposta non funziona.
Quindi penso proprio che le "multidimensioni" resteranno
invisibili per noi.
Ma forse potrebbero inventare un computer in grado di
vederle e di farcele vedere ; )
Ciao
Giorgio
Received on Mon Jul 30 2001 - 19:37:14 CEST
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