Re: Re Re: Siamo in un buco nero?

From: (wrong string) � <fulgom_at_tiscalinet.it>
Date: Wed, 18 Jul 2001 21:27:45 +0200

Paolo Russo <paolrus_at_libero.it> wrote in message
6736.591T870T14021190paolrus_at_libero.it...
> [Francesco Alf�:]
> >(bisognerebbe anche ridimensionare la larghezza dei binari
> >per adattarli alla contrazione dell'inter'asse delle ruote)
>
> Giusto, non ci avevo pensato.
>
> >Tu fai notare giustamente che tra i due osservatori
> >sopravviene questa vera contraddizione.
> >Ma in Relativit� le contraddizioni non mancono mai.
> >Non dimenticare che anche gli orologi
> >entrano in contraddizione, segnando tempi differenti.
> >E questa realt� l'abbiamo gi� provata e accettata.
> >Mi chiedo: se abbiamo gi� accettato senza esitare
> >la contraddizione sullo scorrere del Tempo,
> >perch� esitiamo ad accettare o rigettiamo quella sullo Spazio?
>
> Perche' le contraddizioni della relativita` einsteiniana non
> sono vere contraddizioni: due osservatori possono dissentire
> su dove, quando, come e perfino perche' sia accaduto un certo
> evento, ma non discorderanno mai sul fatto che e` accaduto.
> Nella relativita` einsteiniana, per quanto a prima vista
> possa sembrare altrimenti, non c'e` assolutamente verso di
> produrre un paradosso come quello del treno che si schianta
> per un osservatore e non per un altro.
> Nella tua descrizione dell'esperimento ideale del treno,
> scrivi che l'osservatore interno al treno vede un raggio di
> luce muoversi a 600.000 Km/s. Ora, se questo fosse vero, i
> casi sarebbero due:
>
> 1) Il moto non e` relativo. L'osservatore nel treno riesce,
> con questo esperimento, ad accorgersi di essere in movimento
> "assoluto". Esisterebbe quindi un unico riferimento
> privilegiato in cui fare i conti. Quest'ipotesi e` stata
> smentita dal famoso esperimento di Michelson e Morley.
>
> 2) Il moto e` relativo. L'osservatore nel treno ha tutto il
> diritto di misurare un valore di 300.000 Km/s per la
> velocita` del raggio di luce nel suo riferimento inerziale
> che non puo' essere considerato di serie B rispetto a chi e`
> fermo sulla banchina, il quale pero` lo vede misurare un
> valore di 600.000 Km/s. A questo punto il primo osservatore
> scende dal treno e dice all'altro "sai, ho misurato un valore
> di 300.000 Km/s", ma invece l'altro lo sente dire "sai, ho
> misurato un valore di 600.000 Km/s, che strano, non me
> l'aspettavo". Ecco, forse non sarai d'accordo, ma a me questo
> sembra un po' complicato.


Ciao Paolo Russo. A me sembra che stiamo facendo un po'
di confusione con numeri e cose, oltrech� allungare i discorsi
e ritornare nella confusione e nei malintesi.
Se anzich� prendere il treno, come esempio, prendessimo
il pianeta Terra che sfreccia nello Spazio a 260.000 Km/sec
le cose sulle quali io insisto non cambierebbero:
tutti i laboratori del nostro pianeta misurerebbero la
velocit� della Luce uguale a 600.000 Km/sec.



>
> >Per� in realt� se un treno (o una massa qualsiasi) potesse correre
> >a quella velocit� ipotizzata, verrebbe schiacciato, durante la
> >contrazione di s� medesimo, dalla Forza Gravitazionale autogenerantesi,
>
> Nella relativita` einsteiniana cio` non accadrebbe. La sua
> massa aumenterebbe un po', questo si', ma non certo al punto
> da rendere avvertibili gli effetti gravitazionali. Comunque,
> anche se la velocita` fosse molto maggiore e la massa aumentasse
> fino a raggiungere quella di un buco nero, il treno NON
> collasserebbe. Gli effetti gravitomagnetici contrasterebbero
> esattamente il fenomeno (come gia` detto, non c'e` verso di
> creare vere contraddizioni nella relativita` di Einstein).
> S'intende che il passaggio di un tale treno vicino ad altri
> corpi materiali (es. il suolo) creerebbe sconquassi sia
> dentro che fuori dal treno, ma su cio` tutti gli osservatori
> concorderebbero, anche se dissentirebbero sulle cause ("colpa
> della massa del treno, era cosi' veloce...", "colpa della
> massa del suolo, era cosi' veloce..."). Come
> nell'elettromagnetismo: se muovi una spira in un campo
> magnetico o tieni ferma la spira e muovi il magnete produci
> comunque una corrente elettrica, ma due osservatori non
> concorderebbero sulla causa, e non siamo neppure a velocita`
> relativistiche.


Non posso essere d'accordo con te, caro Paolo.
Io affermo che se un oggetto materiale si muovesse a velocit�
relativistiche si contrarrebbe in tutte le direzioni
e si schianterebbe su s� stesso,
distruggendo la sua struttura molecolare.


>
> >Non ci sono Universi paralleli che convivono.
> >L'Universo � sempre uno e uno solo.
>
> Be', se tu sali su un aereo, misuri la velocita` della luce e
> la trovi di 300.000 Km/s, mentre io, rimasto a terra, che
> seguo la scena con una telecamera, ti vedo misurare una
> velocita` diversa, e da quel momento in poi ti vedo dire e
> fare cose diverse da quelle che tu stai dicendo e facendo
> rispetto a te stesso, mi sembra dura parlare di universo
> singolo...

Mi pare di vedere tornare la confusione e i malintesi.
Dentro un aereo in volo il mio metro e tutto il mio Universo
percepito subir� una contrazione in rapporto alla velocit� dell'aereo,
il mio orologio rallenter� il suo ritmo e io misurer� la
velocit� della Luce con un valore superiore a quello noto.
Se tu da terra mi seguirai con una telecamera vedrai che dentro
l'aereo accadranno le cose anzidette, e che io confermer�
una volta sceso dallo stesso.

Ora ti far� un esempio banale per dire il mio punto di vista
sugli Universi paralleli:
Immagina un gruppo di persone tutte cieche, in aperta campagna
e, a 100 metri da loro, un grosso fal� acceso.
In questo esempio il grado di temperatura E' l'Universo.
Nessuno di loro vede quella fonte di calore, ma se qualcuno
si avvicina si mette nelle condizioni di percepire temperature
diverse da quelle percepite da altri.
Parleresti, caro Paolo, in quest'esempio banale di
Universi paralleli con temperature diverse?


>
> >Inspiegabile sarebbe e rimane invece, nell'ipotesi
> >del Big Bang come evento avvenuto in maniera assoluta,
> >quale Forza ignota, contraria e superiore spuntata all'improvviso
> >e da chiss� dove avrebbe potuto e saputo vincere
> >la gi� Infinita Forza Gravitazionale della Singolarit�,
> >unica realt� presente, e costringerla cos� ad espandersi?
>
> Mi sembra che il mistero sia stato chiarito quanto basta in
> altro thread. Non avrebbe potuto espandersi in uno
> spaziotempo gia` espanso, ma non e` questo il caso.
> Una particella che sfiora un buco nero viene tirata tutta da
> una parte e ci casca dentro, ma un Big Bang e` omogeneo,
> occupa fin dall'inizio tutto lo spazio: ogni particella viene
> tirata allo stesso modo da tutte le parti e quindi non ne
> risente (cosa combini lo spaziotempo e` altra faccenda, temo
> del tutto al di fuori delle mie misere conoscenze).
>

Paolo, la mia spiegazione su come stanno le cose
� molto pi� semplice e naturale:
La Singolarit� non si espande in maniera assoluta ma solo relativa.




> >> Non pensi che, se la gravita` influenzasse c, a quest'ora
> >> i satelliti GPS se ne sarebbero accorti? La tua
> >> teoria che valore di c prevederebbe da quelle parti?
> >Non mi sto ricordando quali sono i satelliti GPS.
>
> Global Positioning System (o Satellite, non ricordo).
> Emettono segnali che consentono ad un ricevitore a terra di
> determinare con grande precisione la sua posizione. Non
> vorrei dire corbellerie, ma mi pare che funzionino misurando
> il tempo che impiega il segnale ad arrivare dai satelliti al
> ricevitore. I satelliti conoscono l'ora esatta e la inviano
> nel segnale; il ricevitore conosce l'ora esatta e vedendo
> quanto e` vecchia quella del segnale calcola il tempo
> trascorso, e quindi la distanza dal satellite. Facendo la
> stessa cosa con almeno quattro satelliti, e conoscendo le
> loro orbite, il ricevitore riesce a determinare la propria
> posizione con grande precisione, credo dell'ordine del metro
> (per applicazioni militari, almeno).
> Se la velocita` della luce fosse anche un pochino diversa
> penso che i calcoli andrebbero in malora. in effetti mi
> risulta che il sistema GPS debba tener conto degli effetti
> relativistici nei suoi calcoli, ma si tratta di relativita`
> einsteiniana.


Paolo, io ammiro la tua acutezza: Tieni presente per�
che se sulla Terra la velocit� della Luce � quella che �
tutto dipende da un insieme di fattori: la velocit� del laboratorio
attorno all'asse terrestre (ai due poli � nulla, all'eguatore � di
quasi 1.700 Km/h), dalla forza centrifuga che sviluppa
la posizione del laboratorio sulla superfice terrestre,
dalla Forza Gravitazionale del pianeta Terra sul laboratorio
ove si compiono le misurazioni, dalla velocit� del
nostro pianeta attorno al Sole, attorno al centro della Via Lattea
e, in direzione ignota, nello Spazio intergalattico.
Sui satelliti GPS che tu nomini io ignoro come "giocano"
tutti questi fattori ora menzionati.


>
> >Bisognerebbe una volta per tutte farle queste misurazioni.
> >Ma sono convinto che nessuno ha mai pensato di mettere
> >a bordo di un velivolo gli strumenti adatti a compierle.
> >Non pensi anche tu che sarebbe ora di farlo?
>
> La Terra si muove a velocita` enorme, il sistema solare pure
> (lasciamo perdere la questione del rispetto a cosa). In un
> certo momento dell'anno i due moti si sottraggono, sei mesi
> dopo si sommano. La velocita` della luce dovrebbe allora
> cambiare nel tempo? Mi sa che ce ne saremmo gia` accorti. Il
> moto rotazionale terrestre fa lo stesso scherzetto ogni
> dodici ore, sia pure a velocita` piu' bassa, ma sempre
> superiore a quella di un aereo. Penso che se ne sarebbero
> gia` accorti Michelson e Morley con il loro interferometro.
>
> Ciao
> Paolo Russo


Paolo, guarda che non centra per niente la direzione del moto.
Quello che conta � il moto in s� stesso.

Ciao.
(Ti ho risposto con ritardo per motivi di lavoro).

Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Wed Jul 18 2001 - 21:27:45 CEST

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