Re: Re Re: Siamo in un buco nero?

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Tue, 10 Jul 2001 21:44:45 GMT

[Francesco Alf�:]
>(bisognerebbe anche ridimensionare la larghezza dei binari
>per adattarli alla contrazione dell'inter'asse delle ruote)

Giusto, non ci avevo pensato.

>Tu fai notare giustamente che tra i due osservatori
>sopravviene questa vera contraddizione.
>Ma in Relativit� le contraddizioni non mancono mai.
>Non dimenticare che anche gli orologi
>entrano in contraddizione, segnando tempi differenti.
>E questa realt� l'abbiamo gi� provata e accettata.
>Mi chiedo: se abbiamo gi� accettato senza esitare
>la contraddizione sullo scorrere del Tempo,
>perch� esitiamo ad accettare o rigettiamo quella sullo Spazio?

Perche' le contraddizioni della relativita` einsteiniana non
sono vere contraddizioni: due osservatori possono dissentire
su dove, quando, come e perfino perche' sia accaduto un certo
evento, ma non discorderanno mai sul fatto che e` accaduto.
Nella relativita` einsteiniana, per quanto a prima vista
possa sembrare altrimenti, non c'e` assolutamente verso di
produrre un paradosso come quello del treno che si schianta
per un osservatore e non per un altro.
Nella tua descrizione dell'esperimento ideale del treno,
scrivi che l'osservatore interno al treno vede un raggio di
luce muoversi a 600.000 Km/s. Ora, se questo fosse vero, i
casi sarebbero due:

1) Il moto non e` relativo. L'osservatore nel treno riesce,
con questo esperimento, ad accorgersi di essere in movimento
"assoluto". Esisterebbe quindi un unico riferimento
privilegiato in cui fare i conti. Quest'ipotesi e` stata
smentita dal famoso esperimento di Michelson e Morley.

2) Il moto e` relativo. L'osservatore nel treno ha tutto il
diritto di misurare un valore di 300.000 Km/s per la
velocita` del raggio di luce nel suo riferimento inerziale
che non puo' essere considerato di serie B rispetto a chi e`
fermo sulla banchina, il quale pero` lo vede misurare un
valore di 600.000 Km/s. A questo punto il primo osservatore
scende dal treno e dice all'altro "sai, ho misurato un valore
di 300.000 Km/s", ma invece l'altro lo sente dire "sai, ho
misurato un valore di 600.000 Km/s, che strano, non me
l'aspettavo". Ecco, forse non sarai d'accordo, ma a me questo
sembra un po' complicato.

>Per� in realt� se un treno (o una massa qualsiasi) potesse correre
>a quella velocit� ipotizzata, verrebbe schiacciato, durante la
>contrazione di s� medesimo, dalla Forza Gravitazionale autogenerantesi,

Nella relativita` einsteiniana cio` non accadrebbe. La sua
massa aumenterebbe un po', questo si', ma non certo al punto
da rendere avvertibili gli effetti gravitazionali. Comunque,
anche se la velocita` fosse molto maggiore e la massa aumentasse
fino a raggiungere quella di un buco nero, il treno NON
collasserebbe. Gli effetti gravitomagnetici contrasterebbero
esattamente il fenomeno (come gia` detto, non c'e` verso di
creare vere contraddizioni nella relativita` di Einstein).
S'intende che il passaggio di un tale treno vicino ad altri
corpi materiali (es. il suolo) creerebbe sconquassi sia
dentro che fuori dal treno, ma su cio` tutti gli osservatori
concorderebbero, anche se dissentirebbero sulle cause ("colpa
della massa del treno, era cosi' veloce...", "colpa della
massa del suolo, era cosi' veloce..."). Come
nell'elettromagnetismo: se muovi una spira in un campo
magnetico o tieni ferma la spira e muovi il magnete produci
comunque una corrente elettrica, ma due osservatori non
concorderebbero sulla causa, e non siamo neppure a velocita`
relativistiche.

>Non ci sono Universi paralleli che convivono.
>L'Universo � sempre uno e uno solo.

Be', se tu sali su un aereo, misuri la velocita` della luce e
la trovi di 300.000 Km/s, mentre io, rimasto a terra, che
seguo la scena con una telecamera, ti vedo misurare una
velocita` diversa, e da quel momento in poi ti vedo dire e
fare cose diverse da quelle che tu stai dicendo e facendo
rispetto a te stesso, mi sembra dura parlare di universo
singolo...

>Inspiegabile sarebbe e rimane invece, nell'ipotesi
>del Big Bang come evento avvenuto in maniera assoluta,
>quale Forza ignota, contraria e superiore spuntata all'improvviso
>e da chiss� dove avrebbe potuto e saputo vincere
>la gi� Infinita Forza Gravitazionale della Singolarit�,
>unica realt� presente, e costringerla cos� ad espandersi?

Mi sembra che il mistero sia stato chiarito quanto basta in
altro thread. Non avrebbe potuto espandersi in uno
spaziotempo gia` espanso, ma non e` questo il caso.
Una particella che sfiora un buco nero viene tirata tutta da
una parte e ci casca dentro, ma un Big Bang e` omogeneo,
occupa fin dall'inizio tutto lo spazio: ogni particella viene
tirata allo stesso modo da tutte le parti e quindi non ne
risente (cosa combini lo spaziotempo e` altra faccenda, temo
del tutto al di fuori delle mie misere conoscenze).

>> Non pensi che, se la gravita` influenzasse c, a quest'ora
>> i satelliti GPS se ne sarebbero accorti? La tua
>> teoria che valore di c prevederebbe da quelle parti?
>Non mi sto ricordando quali sono i satelliti GPS.

Global Positioning System (o Satellite, non ricordo).
Emettono segnali che consentono ad un ricevitore a terra di
determinare con grande precisione la sua posizione. Non
vorrei dire corbellerie, ma mi pare che funzionino misurando
il tempo che impiega il segnale ad arrivare dai satelliti al
ricevitore. I satelliti conoscono l'ora esatta e la inviano
nel segnale; il ricevitore conosce l'ora esatta e vedendo
quanto e` vecchia quella del segnale calcola il tempo
trascorso, e quindi la distanza dal satellite. Facendo la
stessa cosa con almeno quattro satelliti, e conoscendo le
loro orbite, il ricevitore riesce a determinare la propria
posizione con grande precisione, credo dell'ordine del metro
(per applicazioni militari, almeno).
Se la velocita` della luce fosse anche un pochino diversa
penso che i calcoli andrebbero in malora. in effetti mi
risulta che il sistema GPS debba tener conto degli effetti
relativistici nei suoi calcoli, ma si tratta di relativita`
einsteiniana.

>Bisognerebbe una volta per tutte farle queste misurazioni.
>Ma sono convinto che nessuno ha mai pensato di mettere
>a bordo di un velivolo gli strumenti adatti a compierle.
>Non pensi anche tu che sarebbe ora di farlo?

La Terra si muove a velocita` enorme, il sistema solare pure
(lasciamo perdere la questione del rispetto a cosa). In un
certo momento dell'anno i due moti si sottraggono, sei mesi
dopo si sommano. La velocita` della luce dovrebbe allora
cambiare nel tempo? Mi sa che ce ne saremmo gia` accorti. Il
moto rotazionale terrestre fa lo stesso scherzetto ogni
dodici ore, sia pure a velocita` piu' bassa, ma sempre
superiore a quella di un aereo. Penso che se ne sarebbero
gia` accorti Michelson e Morley con il loro interferometro.

Ciao
Paolo Russo
Received on Tue Jul 10 2001 - 23:44:45 CEST

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