Re: Il tempo in meccanica quantistica

From: Vittorio Barone Adesi <adesi_at_science.unitn.it>
Date: Thu, 12 Jul 2001 14:07:23 +0200

Antonello Scardicchio wrote:

Ciao Antonello,
penso che la risposta che dai non sia corretta, difatti scrivi:

> se il tempo fosse un operatore (autoaggiunto) avrebbe autovettori e
> autovalori (anche impropri). Che senso daresti ad una funzione d'onda
> localizzata su un tempo t_0? Essa sarebbe nulla prima di t_0 e dopo di
> t_0, rappresentando una particella che nasce e muore istantaneamente e non
> conservando la probabilit� nel tempo. In meccanica quantistica classica

occhio che mi sembra che non possa essere questa la soluzione perche'
Pierluigi richiede che l'osservabile tempo sia canonicamente coniugato
all'osservabile energia; dunque, non commutando questi operatori,
un'autostato dell'osservabile tempo non si conserva ...nel tempo.

> La soluzione a questo
> dilemma � data dalla meccanica quantistica relativistica (che � una teoria
> di campo quantizzata e non pu� essere altrimenti) dove il tempo e lo
> spazio sono trattati alla stessa maniera e sono entrambi parametri e non
> operatori. Qui ha senso dire che una particella nasce in un punto dello

no, non mi sembra proprio: li' il problema rimane uguale. Non capisco
perche' dici che scompare: potresti spiegarti meglio?

> spazio tempo e si propaga per andare a 'morire' in un altro punto, purch�
> l'energia e l'impulso si conservino (con la creazione e la distruzione di
> altre particelle).

ma nella teoria dei campi relativistica che senso ha la localizzazione
spaziale di una particella? Dove vedi queste creazioni e annichilazioni?
(Con "dove" intendo spaziotemporalmente)
Non so a cosa ti riferisci(spero non ai diagrammi di Feynmann).

> Ciao,
> Antonello.

Ciao e grazie in anticipo per le delucidazioni.
Vittorio
Received on Thu Jul 12 2001 - 14:07:23 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:37 CET