miele wrote:
>
>
> fin qui ti seguo, so infatti che non e' possibile trasmettere
> informazioni in questo modo, ma solo "a posteriori", cioe' non posso
> dire `il risultato in P sara' "giu"`, ma solo `in P il risultato e'
> stato "giu"`
>
> quello che vorrei sapere io e' come avviene tale correlazione, che, pur
> non permettendo violazioni al principio di causalita', permette a due
> particelle di sapere ognuna lo stato dell'altra, pur muovendosi a
> velocita' pari a C, "come se" si parlassero a velocita' super-luminale,
> o "come se" reagissero alle stesse leggi, casuali per definizione, in
> modo identico pur essendo in posti diversi
All'interno della fisica standard contemporanea non c'e' risposta
alla domanda che poni, a meno di non trovare una "spiegazione" alla
Meccanica Quantistica. Dal punto di vista tecnico e` chiaro, ma non
molto illuminante. Deriva dal fatto che lo spazio di Hilbert del sistema
delle due particelle e` fattorizzato in una parte "posizionale" (se le
particelle non hanno massa e` piu` complicato) ed una "di spin", e nel
mondo dello spin ci sono legami(entanglement) che sono non
rappresentabili nello spaziotempo e risultano evidenti nel processo di
misura: la MQ e` non locale (in realta` si parla ancora di "localita`"
ma in modo un po` diverso in teoria dei campi quantistici
relativistici). Bohr diceva che cio` e` dovuto al fatto che in realta`
l'universo e` indivisibile...
Ma questa e` filosofia. Nel momento in cui si accetta, SE lo si accetta,
che la MQ sia la struttura ultima del mondo, la tua donanda non ha senso
all'interno della fisica. Certo non e` una risposta entusiasmante :-)
Ciao, Valter
Received on Wed Jul 04 2001 - 17:30:43 CEST
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