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Perch� anche se si applica un'intensa forza premente ai due poli di un uovo,
> questo non si rompe?
Per rispondere con esattezza occorre la "teoria dei gusci", una parte
tutt'altro
che semplice dell "scienza delle costruzioni"
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Sono stato troppo precipitoso, col mio reply a Neiman, nell'escludere che il
probloema vada affrontato nei termini della "Scienza delle costruzioni"
("ingegneristici" io dicevo), solo per il fato che la struttura del guscio
non presenta polarizzazione per resistere preferiboilmente alla trazione
equatoriale conseguente ad una pressione polare.
Infatti, senza economie, una disposizione casuale delle "celle", (mattoni),
in ragione di un loro comunque forte legame, a maggior ragione garantirebbe
tale resistenza, consentendola per aggiunta, anche se in minor misura, a
seconda della diversa curvatura, anche nel caso di pressioni lungo altri
assi.
Gli approcci allora sono due.
Il primo � quello della scienza delle costruzioni, che si cura di fornire le
connessioni tra i mattoni tali che sia massima la resitenza sia alla
trazione che alla compressione (e la struttura fine del gussio dell'uovo
sembra assicurarci ottime prestazini in tal senso: basta provare a tirare
con le punte di due pinze in versi opposti un pezzettino di guscio (molto
piccolo, e scelto dove la curvatura � minore, in modo che, per la sua
estrema "fragilit�" non si spezzi raddrizzandosi) o provare a comprimerlo
senza polverizzarlo.
Il secondo approccio (che quello cui Neimasn si riferisce, parlando di
"redistribuzione delle forze" - si intende sulla grande superficie, e non a
livello dei lagami tra i mattoni):
"A parit� di condizioni di resistenza del materiale, qual'� la curva di
maggior resistanza alla rottura di quel materiale?
Perch� sia completamente chiaro:
Dato che l'uovo (compreso magari quello che c'� dentro) sia fatto del
mateeriale (strutturato com'�) di cui � fatto, sarebbe altrettanto
resistente alla compressione se fose sferico?
E se fosse di un'altra forma?
Qual'� la forma che alza il pi� possibile la soglia del punto di rottura
(vista naturalmente l'esigenza di fare anche da sala parto perl pulcino, e
tante altre*, altrimenti la natura lo avrebbe fatto a forma di fiammifero)?,
Luciano Buggio.
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*per quanto intuisco tenendo presente, tra le altre cose, l'esigenza della
massimizzazione della capacit� in rapporto alla superficie.
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Received on Mon Jun 18 2001 - 16:36:50 CEST