Re: dubbio sulla quantizzazione dell' energia
"Davide G. M. Salvetti" wrote:
> VM> Ma scusa e perche` secondo te l'*approssimazione della scatola* e`
> VM> meglio del caso dello spazio completo?
>
> Perch� quando faccio esperimenti in un qualsiasi laboratorio sono sempre in una scatola (il discorso � un po' impreciso, ma forse ci capiamo).
Ciao,
allora devi dire come e` fatta, quanto e grande ecc.ecc.
e come entra nella teoria: e` un potenziale infinito oppure no
fa parte del sistema? Se vuoi fare davvero le cose per bene.
Inoltre devi dimostrare che le condizioni al contorno (periodiche o
Dirichelet o altro) non cambiano i risultati ecc..
Questo se vuoi davvero sostenere la teoria della scatola
che non sia il solito slogan che si trova sui libri di testo.
Che molto spesso l`approssimazione e la procedura funzioni siamo
d`accordo. Ma non vedo perche` tenersi un simile catafalco
dato che si puo`usare direttamente tutto lo spazio dato che si puo`
fare, non c`e` alcuna esigenza nell'uso della scatola, tant`e' che alla
fine trascuri il lato della scatola mandandolo all'infinito.
> Come dici anche tu, le particelle libere non esistono: sono
> una
> conveniente approssimazione della realt�. (Per dirla meglio: > se anche
> le particelle libere esistono, non siamo noi a vederle, per
> definizione di �libero�.)
Se ci mettiamo a ragionare a questo livello, OK per me
va bene, non esistono le particelle, ma neanche l`energia e niente altro
e la domanda posta se l`energia sia discreta o no e` del tutto priva di
senso. Cioe` probabilmente l'unica risposta e` "la posso approssimare
come discreta oppure come continua con approssimazione tanto fine che
non riesco a distinguerla in base agli strumenti reali che ho a
disposizione."
Il senso della domanda pero` non mi pareva cosi` cavilloso,
ma chiaro: se la meccanica quantistica implichi necessariamente
che l`energia sia discreta come accade per, per esempio la parte
discreta dello spettro dell'atomo di idrogeno.
La risposta e` chiaramente no, a meno che tu non voglia introdurre dei
parametri arbitrari come il lato della scatola
che non fanno parte del modello fisico.
> VM> Ma appena consideri un interazione decente lo spettro continuo lo
> VM> devi assumere comunque come parte dello spettro energetico
> VM> complessivo, altrimenti non hai i processi di scattering che sono
> VM> proprio le cose che osservi in laboratorio.
>
> In realt� credo per questo mi basti assumere che la
> differenza di energia tra i livelli vicini di quella parte
> dello spettro sia sufficientemente piccola.
>
Su questo punto non sono d`accordo, se vuoi definire gli
operatori di Moller, la matrice S, la completezza
asintotica e tutto il resto, devi avere lo spettro davvero
continuo.
Ciao, Valter
Received on Mon Jun 11 2001 - 18:00:17 CEST
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