Re: Scienza e Filosofia

From: Arcobaleno <arcobalenocolorato_at_freemail.it>
Date: Wed, 15 Sep 2010 06:14:10 -0700 (PDT)

On 3 Set, 21:26, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
>
>
> Hai fatto benissimo a proporre questa citazione, perche' mostra
> perfettamente il genere di filosofi e di filosofia da cui secondo me
> non c'e' niente da imparare.
>

Quindi ci sono pi� generi di filosofia a quanto pare.
Per favore ci dici quale filosofia per te va bene?

Inoltre, mi spieghi per favore cosa intendi tu quando usi il termine
"filosofia"?




>
>In primo luogo perche' parlano di cose che non conoscono.
>

Quindi tu le conosci visto che dici che loro non le conoscono.
E quali sono queste cose di cui parlano?





>
> Secondo: quando un filosofo come Severino comincia a parlare di
> "essere" e di "nulla" il fisico alza le spalle e se ne va.
>

Questo mi sembra giusto da parte di chi non sa nulla di ontologia e
vuole partire in quarta provando a capire le teorie di Severino.

Prova a parlare di Relativit� Generale direttamente usando le PDE,
direttamente il principio di equivalenza ecc ecc a chi conosce solo la
fisica e la matematica che si fanno al liceo classico. Cio� prova a
fare una lezione sulla RG a chi non ha le basi del biennio. Il tizio
si alza e se ne va.

Vedi � un po' come se uno pretendesse ad oggi di capire l'algebra
lineare o la geometria vettoriale senza conoscere gli Elementi di
Euclide. Senza conoscere le idee su cosa debba intendersi per punto
adimensionale, per retta che ha solo lunghezza in R^1 e non esiste in
R^n con n > 1 ecc ecc.

Allo stesso modo bisogna partire dai greci se uno vuole capire
qualcosa di quello che dicono i filosofi e poi magari esprimere il
loro punto di vista antitetico.

Tuttavia posso provare(cos� come tu divulghi la RG con successo) a
farti qualche esempio facile facile.

Per te quello che � reale ha l'attributo della esistenza immagino.

Cio� Elio Fabri bambino � esistito....quindi � un fatto
reale...passato ma reale.

Elio Fabri oggi esiste, cio� � reale ed � un fatto presente-futuro.

Ebbene, se noi accettiamo la tesi secondo la quale tu da bambino
esistevi ed eri reale dobbiamo accettare anche la tesi secondo cui i
tuoi sogni in fase REM sono reali.

Perch�?

Perch� il passato non esiste pi� e vive solo nella nostra memoria o
come effetto di cause che ha provocato.

Quindi il concetto di esistenza e di realt� si amplia molto.

Da qui si capisce che dobbiamo usare un'altra categoria del pensiero e
cio� l'essere.

Aristotele ne parlava in termini di categorie come sicuramente avrai
studiato al ginnasio liceo.

Quindi l'essere � qualcosa che noi stessi possiamo attribuire a un
ente.

Tu pensi ad una formula, non la scrivi ma quella formula riceve
l'essere perch� "vive" nella tua mente.
Bach scrive una sonata ma quella sonata esiste dove?

La dobbiamo identificare come una scrittura e basta? Oppure � suono
che vibra nell'aria?

Ma se sono solo vibrazioni e nessuno possiede l'udito e un SNC capace
di interpretare quei suoni che tipo di esistenza ha la sonata di Bach?

In ogni caso questa sonata ha ricevuto l'essere da noi stessi.


Da qui poi con un po' di pazienza si dovrebbe capire cosa � il nulla.
Qualcosa che per es. non pu� neppure essere immaginato ecco che � un
nulla.
Qui poi bisogna fare la differenza tra le cose a nostra conoscenza e
le cose che non sono a nostra conoscenza. Quindi il nulla � _relativo_
al soggetto.

Per noi � nulla tutto quello che non ha alcuna possibilit� di esistere
ieri, oggi e domani.

C'� la possibilit� che io e te ci siamo gi� visti in un ng in un altro
universo? Questo � un nulla dal punto di vista reale, visto che lo
pensiamo magari come qualcosa di impossibile per sua stessa
essenza(cio� per la sua stessa natura).

Tuttavia appena pensato scritto questo ecco che esiste una frase nella
nostra mente riguardo ad un universo dove vede la esistenza di Elio e
Arcobaleno.

Ma questa � una frase, una riflessione e non la esistenza stessa. Allo
stesso modo il triangolo equilatero essendo ideale esiste ma esiste
nella nostra mente ecc.

Ora per� c'� il problema della _sussistenza_(come softaware et
hardware) di questi enti di cui parliamo. La nostra mente giace su di
un SNC che poi si espande fuori verso gli altri individui della nostra
specie e di spiecie diverse.

Questa struttura biologica genera la coscienza(Nella neuroscienza
cognitiva vedi: consciousness, awareness) che a sua volta � capace di
generare una autocoscienza, cio� pensare a se stessa.

Secondo questa coscienza ecco che ci sono cose reali e cose non reali.
E' quindi tutto _relativo_ al soggetto, cio� a questa mente-coscienza
(una mente pu� non avere una coscienza: per es. la IA o un sistema
formale per es.).

Ma il soggetto, cio� il SNC � reale cio� ha sussistenza biologica,
cio� � fatto di materia.

Ora se noi dicessimo che questo SNC � in grado di poter percepire
_tutto_ l'essere nella sua essenza sarebbe sbagliato da un pnto di
vista quantitativo. Per es. immaginiamoci i greci senza cannocchiale
che non sapevano della esistenza di altre galassie.

Ma SENZA l'organo della vista non � possibile scoprire alcuna
galassia. Senza l'udito non � possibile scoprire i suoni e cos� per
gli altri sensi.

La materia quindi si mostra a noi sotto sei modalit�. La possiamo
vedere, toccare, annusare, gustare, sentire. Un medesimo oggetto per
noi � rilevabile in cinque modi diversi.

Inoltre i nostri sensi sono limitati.......gli ultrasuoni, lo spettro
visibile che invece vediamo ecc.

Possiamo essere noi certi che percepiamo la materia in tutti i modi
possibili immaginabili ed INIMMAGINABILI?

Qui entra in scena la matematizzazione del sapere che prolunga i
nostri sensi e ci fa scoprire cose che non vediamo usando strumenti
ottici, teorie scientifiche, la matematica stessa con la quale
indaghiamo il nostro universo.

Tutto quello che non cade sotto i nostri sensi, sotto le nostre teorie
ecc ecc � inesistente? E' un nulla?

Mi fermo sperando di non aver urtato la sensibilit� di alcuno e
ringrazio per la gentile attenzione

Saluti a tutti
A.

N.B. si intendano i miei posts come rivolti a tutti i partecipanti. Mi
permetto solo di prendere spunto dall'OP e da altri che si
inseriscono. Insomma.....non � questoa certo una mia risposta privata
al Prof. Elio Fabri ma una riflessione rivolta a tutti coloro che
hanno aperto questo thread.
Received on Wed Sep 15 2010 - 15:14:10 CEST

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