Re: prima dell' esame di istituzioni...

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: Wed, 06 Jun 2001 09:18:09 +0200

De Maio Claudio wrote:
>
> > C'� sempre gente che, essendo pi� "erudita" di altra su
> >determinati
> > argomenti (esempio classico: la meccanica quantistica)
> >snobba le domande dei "neofiti", esortandoli a "studiare
> >prima di parlare", e non rispondendo mai
> > (!!!!) alle pi� che leggittime domande che essi pongono.
>
> Questo problema lo troverai sempre, anche tu, quando diventerai o meglio,
> crederai di essere un super esperto , tenderai a sorvolare sulle domande ,
> ritenute da te , troppo semplici da meritare la tua attenzione.
>
> Ciao
> Claudio


Ciao, vorrei fare commenti a quanto detto da entrambi.
Prima di tutto, avendo una certa esperienza personale in proposito,
posso dire che, con le dovute eccezioni,
non e` vero che quando uno e` "erudito" tenda a snobbare le domande
legittime, ma troppo semplici. Io purtroppo non ho
piu` molto tempo, ma chi mi conosce ricorda tutto il tempo
che ho dedicato, da diversi anni forse 4 o 5. a rispondere su questo NG
(e prima su it.scienza) alle domande piu` disparate
e complesse.
Molto spesso quelle domande che sembrano lecite e legittime
sono invece difficilissime e non tanto per il problema sollavato, ma
perche` nascono da un'idea distorta dell'argomento
che chi si pone la domanda si e` fatto su libri di "divulgazione". In
questo caso la domanda dovrebbe essere smontata pezzo per pezzo per
mostrare come sia bastata su concetti che non esistono, su "luoghi
comuni" privi di fondamento oppure concetti usati fuori dall'ambito di
validita' (quando rispecchiano concetti realmente esistenti della
fisica). In tali casi, la "risposta diretta" non puo` essere data
perche`
la domanda e` priva di senso e per convincere di cio` chi pone la
domanda sarebbe necessaria una discussione molto complessa che tenda a
mostrare all'interlocutore quali siano i suoi pregiudizi e come stia
usando impropriamente il linguaggio della disciplina in questione.
Rispondere o cercare di rispondere alle domande suddette risulta
soffrire di due problemi.

1)Essere un compito immane, perche` certe cose si capiscono solo dopo
avere studiato e meditato, altrimenti l`universita` non servirebbe a
niente e basterebbero i libri "divulgativi"
e non sempre uno ha il tempo, la capacita` e la voglia di affrontare una
domanda "impossibile" (anche gli scienziati sono umani :-)).
Il fatto che tutti i concetti astrusi della fisica moderna
si possano raccontare e capire con il linguaggio comune e`
una falsita` grandissima: si possono invece raccontare e
comprendere a fondo solo con il linguaggio ed i concetti
adeguati, come ogni studente di fisica e` ben consapevole.
Al limite si puo` dare qualche idea intuitiva e per questo
vaga, nel linguaggio comune. Ma tali idee per loro natura provocano
fraintendimenti e domande mal poste quando le si prendono come se
fossero la verita`. Infine e` difficilissimo
porsi nei panni di chi pone la domanda, perche' non sono
chiare le nozioni possedute dall'interlocutore, il suo
modo di pensare ecc... Questa capacita` si comincia ad avere
solo con molti anni di esperienza didattica.

2)Essere fonte di attriti tra chi pone la domanda e chi risponde: il
primo si sente preso in giro e non capisce perche` il secondo "la faccia
tanto lunga" e quindi si scatenano supposizioni non dichiarate ("in
realta` non conosce le cose di cui parla", "vuole farsi bello con il
resto del NG" "si nasconed dietro le parole"...) e il secondo si
spazientisce.

Vorrei fare due esempi per tutti.

1) Le particelle virtuali. Non staro` a dire come la penso
perche' l'ho fatto mille volte. Ma e` ben chiaro che sono
un concetto MOLTO arduo da usare e possono essere usate solo
dopo avere capito ed in maniera profonda la meccanica quantistica, piu`
precisamente la teoria quantistica dei campi. Altrimenti vengono fuori
le domande "mostruose" e le risposte (le illusioni di risposta) ancora
peggiori.

2) I gravitoni. Anche qui ci sarebbero da fare mille considerazioni che
ho gia` fatto molte volte, specialmente
sulla possibilita` di definire il concetto particella
quantistica in presenza di campi gravitazionali (gravitoni
e buchi neri) e sulla stessa definizione dei gravitoni...


Quindi quando sollevate questioni che contengono almeno uno
dei due ingredienti di sopra e che NON possono essere formulate
SENZA usarli, state attenti, il 99% delle volte, se non
conoscete a fondo la teoria, state facendo domande "impossibili"
nel senso che ho descritto sopra. Non aspettatevi con certezza delle
risposte e se ne ricevete non aspettatevi che siano dirette e semplici.

In definitiva: abbiate pazienza!

Ciao, a tutti, Valter
Received on Wed Jun 06 2001 - 09:18:09 CEST

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