Re: prima dell' esame di istituzioni...
Carlo wrote:
>
> Mi sono iscritto oggi al newsgroup, � ho avuto il dispiacere di accorgermi
> che il clima che si respira � molto simile a quello della mia facolt�
> (fisica):
> C'� sempre gente che, essendo pi� "erudita" di altra su determinati
> argomenti (esempio classico: la meccanica quantistica) snobba le domande dei
> "neofiti", esortandoli a "studiare prima di parlare", e non rispondendo mai
> (!!!!) alle pi� che leggittime domande che essi pongono.
Questo, a mio avviso, accade in tutti i newsgrup di qualunque
disciplina, c'e' sempre chi vorrebbe costruirsi il proprio "reame"
personale dove si sente un Dio e non gradisce estranei.
> A questo punto la sensazione che mi viene � una sola: che oggi per diventare
> fisico devi autocostringerti a convicerti ad imparare qualcosa in cui in
> realt� non credi, e una volta concluso questo meccanismo diabolico
> ovviamente ti danno fastidio (bollandoli come "ingenui") tutti coloro che,
> ancora immuni da tale opera di convincimento, pensano ancora con la loro
> testa, mettendo in luce problemi assolutamente enormi e irrisolti di certe
> teorie che gli specialisti continuano imperterriti a negare.
> Vi dico questo perch� sono esattamente al punto di non ritorno: al punto,
> coi�, di studiare e sostenere l' esame di istituzioni di fisica teorica,
> oltre il quale ho il terrore di trasformarmi anch' io in "uno di loro".
Mah la mia opinione personalissima e' che quello che descrivi sia un
fenomeno puramente italiano, ed indipendente dal fatto che sia fisica o
matematica o quant'altro. In Italia e' difficile o addirittura
impossibile dire "io non ho capito", perche' chi non ha capito e' per
definizione un pericolo pubblico, e' uno che puo' con un paio di facili
domande magari nenache concettuali (scusa ma come si fa quel conto?)
dimostrare che li' NESSUNO o quasi ha capito una mazza. La famosa paura
del bamabino che arrivi e dica "il re e' nudo" insomma. Stai pur
tranquillo e togliti dalle pelotas istituzioni senza farti troppe pare,
quelli che ti descrivi non ci diventano ci nascono, ci nascono un po'
in troppi invero, ma qualcuno puo' in tutta franchezza dire
"modestamente io non lo nacqui". Gli stessi convintisismi lecchini
(perche' in definitiva non sono null'altro) li trovi ovunque.
Stammi bene,
b.
Received on Fri Jun 08 2001 - 15:45:42 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:36 CET