Io credo che la domanda "il tempo e' quantizzato?" sia da interpretare
diversamente.
Non se esiste un'operatore tempo in m.q. (questa domanda puo' venire in
mente solo a un livello abbastanza avanzato di conoscenze...).
Credo che Paolo Giglioli volesse solo sapere se esistono "quanti" di
tempo, ossia se il tempo ha carattere discreto.
Se ho capito giusto, la mia risposta sarebbe questa.
Non esiste nessunissima evidenza sperimentale in proposito.
Non esiste nessuna teoria sufficientemente sviluppata che preveda
questo.
E' noto da tempo che ogni tentativo di conciliare RG e MQ porta a una
costante universale avente le dimensioni di un tempo, il cosiddetto
"tempo di Planck", pari a circa (mi pare) 1E-43 s, che va pero'
interpretata non come un "quanto" ma solo come un limite.
Voglio dire che la struttura dello spazio-tempo come varieta' continua
dovra' essere modificata a quella scala. Superstringhe, M-teoria, ecc.
sono tentativi in quella direzione, ma non le chiamerei "teoria" nel
senso che intendevo sopra.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Fri Jun 01 2001 - 10:28:58 CEST