> Si e no. Il fatto e` questo: Possiamo noi facendo un esperimento di misura
> delle correlazioni tra due fotoni, dire che c`e` icuramente uno scambio di
> informazione piu` rapido della luce?
> Se noi ripetessimo l`esperimento con le palle da biliardo abbiamo visto
> che avremmo le stesse identiche correlazioni.
No, se noi facessimo l'esperimento con delle palle da biliardo e come,
facendo un paragone con la MQ, se noi conoscessimo le variabili nascoste:
ossia potremmo considerare tutto con la fisica classica, deterministica e
causale.
Dunque perche`nel caso dei
> fotoni diciamo che vi e' scambio di informazione (e ripeto cosa vuol dire
> per te questa parola?)?
Per scambio d'informazione volevo intendere, forse in modo un p� vago ma
credo abbastanza intuitivo, l'influenza a distanza di un sistema su
un'altro.
> Semplicemente assumiamo (postuliamo)che i fotoni si trovino nella
> famigerata sovrapposizione e dunque non si puo` dire che un fotone ha una
> certa polarizzazione finche` non si e` misurato ed anzi non si puo`
> parlare neppure di fotone 1 e 2 come cose distinte e separate, ma fino
> alla misurazione abbiamo una cosa strana che non e` ne` 1 ne`2 (la
> sovrapposizione).
> Con tutto questo pero` abbiamo assunto che sia vera questa
> sovrapposizione. Senza di essa dal punto di vista classico l`esperimento
> avrebbe benissimo una semplice spiegazione.
Spiegazione che non si sa se esista o meno (� questione di gusti), ma, nel
caso che esista, nessuno � stato finora in grado di darla anche perch� in
questo caso non si studierebbe pi� la MQ, che sarebbe dimostrata cos�
incompleta.
Quindi misurare le correlazioni
> semplicemente non ci da` modo di dar ragione a Bohr (sovrapposizione) o ad
> Einstein
Giusto, infatti poi Bohr spieg� che considerando in termini quantomecanici
l'esperimento EPR, esso non presentava ambiguit� logiche.
> Einstein (che supppongo sostenesse le variabili nascoste o perlomeno una
> visione locale e deterministica della fisica).
Questo era il pi� grande sogno di Einstein; egli spese la maggior pare degli
ultimi suoi anni a cercare una teoria di campo che potesse unificare tutte
le forze e spiegare in modo perfettamente causale tutti i fenomeni.
Il problema nasce con piu`
> sofisticati esperimenti che riescono
> a distinguere i due comportamenti (Aspect 1982, Wineland di recente).
> Vince la parte quantistica, quindi le sovrapposizioni vincono.
> In secondo luogo voglio commentare la tua affermazione che e` paradossale
> che un fotone sappia istantaneamente cosa e` successo all`altro.
> Perche`? Perche` "nulla puo` essere istantaneo"? Perche` nulla puo` andare
> piu` veloce della luce?
Be' questa non � proprio una mia affermazione (se fosse mia non starei qui)
ma il concetto su cui si � basato il gruppo EPR per formulare il "paradosso"
relativo; infatti nell'accezione einsteiniana � il concetto di Separabilit�
che garantisce l'impossibilit� di influenza istantaneatra tra due sistemi
fisici distanti, conformemente a quanto � enunciato nei principi della
teoria della relativit� ristretta in merito al limite di veliocit�.
Se fai dei conti e consideri al solito che i
> fotoni siano distinguibili durante il loro viaggio verso i rilevatori(cosa
> comunque non ammessa in MQ)
> noterai che cio` che perdi e` l`universalita` della causalita`, cioe`
> eventi uno dopo l`altro in un SR sono invertiti in sequenza in un altro.
> Ma puoi pensare ad un esperimento che riveli ad esempio che il fotone 2 e`
> precipitato prima di essere misurato? Se ci pensi bene ti accorgi di no
Il fatto � questo: quando noi misuriamo una certa quantit� di grandezze
relative al primo sistema S1 (il fotone 1), da queste informazioni e da
quelle che conosciamo sul S12, possiamo dedurre l'intera funzione d'onda di
S2; se noi osservassimo questo secondo sistema (il secondo fotone) noteremmo
che esso corrisponde alle nostre previsioni, e non potr� inoltre esistrere
una diversa realt�; quindi � praticamente proprio come se la funzione d'onda
fosse collassata.
e
> dunque non si ha alcun paradosso, nel senso di fenomeno che fornisce due
> risultati oggettivamente diversi a seconda del SR.
> Per intenderci non e` possibile ideare un esperimento che mi faccia avere
> un gatto morto in un SR ed un gatto vivo nell`altro SR.
>
> Ciao.
>
> the Volk
Ciaoo,
Algol.
Received on Fri May 18 2001 - 17:20:29 CEST
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