Feynman contro Pitagora (0-1)
Feynman sostiene che la luce, nel viaggiare verso il rivelatore, percorre
tutte le strade possibili, e non solo la via pi� corta, quella cio�
rettilinea. Per� la probabilit� che percorra qualunque strada deve far i
conti con l'interferenza dei vari percorsi, e alla fine si pu�
"matematicamente dimostrare" che i percorsi alternativi a quello rettilineo
interferiscono tra loro distruttivamente e quindi la componente residua
unica utile � quella del percorso di minor distanza, appunto quello
rettilineo.
Facciamo un esempio sicuramente condivisibile da Feynman.
Un rivelatore dotato di finestra puntiforme, viene illuminato dalla luce di
una stella, per semplicit� analizzeremo la luce nel verde, lambda = 0,6
micrometri, e secondo l'ottica classica ricever� solo il raggio centrale,
mentre secondo Feynman, immaginando un piano perpendicolare al tragitto
stella rivelatore, posto ad esempio ad un metro dal rivelatore, i raggi
esterni a quello centrale, potrebbero deviare e convergere verso il
rivelatore.
Dobbiamo determinare quale sia lo scostamento dal centro affinch� i raggi
periferici arrivino in controfase a quello centrale.
Perch� ci� avvenga � necessario che l'ipotenusa del triangolo avente per
cateto maggiore la distanza di un metro anzidetta, e per cateto minore lo
scostamento dal centro cercato, valga 1 + 3*10^-7 metri, cio� 1 metro +
lambda/2.
Secondo Pitagora tale scostamento vale 7,74*10^-4, cio� 0,7 mm.
Oltre mille lunghezze d'onda.
Come si vede siamo fuori di tre ordini di grandezza rispetto alle previsioni
dell'ottica classica.
Ciao, Mauro.
Received on Sun May 13 2001 - 11:11:40 CEST
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