Re: Ma Galileo non smentisce Einstein?
MV wrote:
> Salve a tutti, e' la prima volta che scrivo qui e vorrei trovare finalmente
> una risposta a proposito del celebre "paradosso dei gemelli": premetto che
> sono studente in economia e che la fisica e' per me un hobby, pertanto
> scusate eventuali "manchevolezze" tecniche o teoriche. Quello che mi chiedo
> e' semplice: dato l'esempio di Einstein di due gemelli, uno dei quali viene
> fatto viaggiare in una ipotetica astronave capace di raggiungere velocit�
> non trascurabili rispetto a c (velocit� della luce), ipotizzando che il
> gemello viaggiatore ritorni sulla terra ad esempio dopo due mesi (rispetto
> alla sua percezione temporale) trover� suo fratello (e in generale tutto il
> mondo) "invecchiato" pi� velocemente rispetto a se'. Einstein spiega questo
> dicendo che la velocit� elevatissima a cui ha viaggiato quell'uomo ha
> provocato una distorsione dello spazio-tempo tale da causare questa
> conseguenza: ma Galileo non aveva detto che il moto � relativo? In
> particolare Galileo disse che il moto di un corpo dipende da come viene
> fissato il punto di osservazione. Io mi chiedo se non si possa ipotizzare
> una situazione di questo tipo: ponendo il punto di osservazione
> sull'astronave e non sulla terra, noi "vedremmo" la terra muoversi a
> velocit� prossime a c mentre noi stessi rimarremmo "fermi". Sarebbe pertanto
> logico attendersi che, una volta che la Terra "si sia riappoggiata su di
> noi" (o che, dal punto di vista del pantofolaro terrestre, l'astronave sia
> riatterrata), il tempo su di essa sia trascorso pi� lentamente, e non
> viceversa! Allo stesso modo si pu� ragionare se si considera la teoria
> dell'universo in espansione: e' stata calcolata una costante (costante di
> Hubble), il cui valore e' compreso tra 50km/sec e 100km/sec per megaparsec,
> stando alla quale i corpi celesti pi� distanti sono pi� si allontanano
> velocemente, raggiungendo (e superando?), prima o poi, la velocit� della
> luce. Da cio' si dovrebbe evincere che due ipotetici pianeti situati agli
> opposti confini dell'universo si muovono (o si muoveranno, anche qui � solo
> questione di... tempo!) a velocit� prossime a c, e che questo provocher� una
> distorsione spazio-temporale tale da far apparire diverso lo scorrere del
> tempo agli ipotetici abitanti di quei due pianeti: ma che dei due vivr� di
> pi� e perche'? Come si fa a stabilire chi � in moto relativo rispetto a chi?
> Come si pu� fissare il punto di osservazione? Ora, scusate se mi sono
> dilungato, e scusate il dubbio forse superficiale, ma come ho detto non sono
> un fisico, solo un uomo curioso e appassionato della materia: spero
> vivamente che qualcuno di voi possa fare chiarezza tra tante idee confuse
> che ho nella mia testa. Grazie e arrivederci.
Ciao!! I tuoi dubbi interpretano correttamente il paradosso dei gemelli; il
senso comune vede il paradosso nel fatto che il gemello sull'astronave rimane
giovane rispetto a quello terrestre. Tutto dipende da quale riferimento
inerziale scegli di osservare il fenomeno. O meglio: la dilatazione dei tempi
e' una conseguenza naturale della RS; il paradosso lo si ha quando notando che
sia la Terra che l'astronave hanno gli stessi diritti come riferimenti
inerziali, non sei piu' in grado di dire chi invecchia e chi resta giovane al
momento dell'atterraggio. Ci sono tre soluzioni: una cervellotica e con troppi
conti, una elegante basata sulla geometria dello spaziotempo, e una di natura
epistemologica che preferisco, quest'ultima dice: la RS e' una teoria fra
riferimenti inerziali, ma per realizzare un esperimento che confermi il
paradosso e' necessario accelerare e deccelerare l'astronave, quindi la RS non
avrebbe piu' voce in capitolo, e il paradosso sarebbe inconsistente. In
sostanza il paradosso dei gemelli e' inconsistente, non ha proprio senso
d'essere. Non puo' essere neanche considerato un esperimento ideale in quanto
l'astronave deve per forza avere massa non nulla, ma essere in grado di
assumere istantaneamente velocita' diversa da zero e costante rispetto alla
terra come riferimento inerziale, questo non ha senso neppure idealmente! Deve
necessariamente subire un'impulso che l'acceleri fino alla velocita' desiderata
e in questa fase la RS non ci dice niente, per sua natura. Questi
scervellamenti hanno senso se li inquadri all'interno almeno della Relativita'
Generale, o di qualsiasi altra teoria che cerchi di spiegare la natura senza
alcun riferimento privilegiato.
Saluti!!
[Post approvato in ritardo a causa di un problema di data saggese_at_unisa.it]
Received on Fri May 11 2001 - 08:24:04 CEST
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