Re: Elettrosmog

From: Gianni Comoretto <comore_at_arcetri.astro.it>
Date: Sun, 13 May 2001 15:31:26 +0200

Alessandro Pecci wrote:
>
> > Se dopo decenni di studi non si riesce ad evidenziare NESSUN
> > effetto fisico/chimico/biologico un tantino certo dei campi,
> > a livelli "ragionevoli" (limiti internazionali, per intendersi),

> Vuoi dire che sopra tale soglia esistono articoli che ne dimostrano
> l'effetto cangerogeno?

Riassumo in due righe, con rischi evidenti di semplificare un argomento
complesso.

Innanzitutto il discorso e' diverso per campi a bassa frequenza (ELF,
generati da elettrodotti) e onde radio.

I campi ELF non mostrano NESSUN effetto sui tumori, a nessun livello di
campi, quantomeno in studi di laboratorio in vitro o su animali.
A livelli sufficentemente alti ci sono effetti, ovviamente, un campo
magnetico alternato produce correnti, e la corrente elettrica puo'
essere
mortale.

Gli effetti pero' sono senpre meno pronunciati al scendere
dell'intensita'
dei campi. Sotto una decina di millitesla, non se ne osserva piu'.
So osservano pero' effetti, molto deboli e per quel che ne sappiamo non
influenti sulla salute, fino a qualche millitesla, su colture cellulari
o su alcuni parametri biologici in animali di laboratorio.

Ai 100 microtesla dei limiti ICNIRP, le correnti indotte sono
paragonabili
a quelle generate dalla normale attivita' biologica di organi lontani
dal
punto dove le si misura. Ad es. i segnali elettrici del cuore sono
rilevabili
in tutto il corpo. Se contraiamo bruscamente un braccio, il segnale pure
e'
visibile dappertutto.

Per le onde radio, il discorso cambia. Gli effetti biologici sono
soprattutto
riscaldamento, ma si osservano altri effetti, ad es. un cambiamento
nella
permeabilita' delle pareti cellulari agli ioni Calcio, che non sono
probabilmente dovuti a un riscaldamento. Per altri effetti, diventa
difficile
stabilire se quello che si vede e' un effetto termico o no, ad es. ci
sono
variazioni nelle proprieta' della barriera emato-encefalica, ma sappiamo
che il
calore la influenza.

Quello che e' importante pero' e' che i livelli di potenza a cui si
vedono
effetti delle onde radio sono comuque comparabili a quelli per cui si ha
riscaldamento. Alcuni studi trovano effetti anche a potenze molto piu'
basse, ma sia la affidabilita' dello studio (studi non replicati,
pubblicati
su riviste meno rigorose, ecc) che l'eventuale significato per la salute
calano
rapidamente con il livello della potenza radio.

Per quel che riguarda i tumori, molti studi hanno esaminato l'effetto di
onde radio in animali di laboratorio per qualche motivo predisposti a
tumori.
In alcuni casi si tratta di animali esposti ad un cancerogeno chimico,
in un
famoso studio di qualche anno fa, di tipi modificati geneticamente per
sviluppare leucemie. I risultati sono che, a potenze assorbite
sufficenti,
le onde radio accrescono la probabilita' di questi animali di ammalarsi,
e/o
la velocita' con cui si ammalano. Le onde radio sono cioe' agenti
PROMOTORI
di tumori. Pero' l'effetto ha una evidente soglia, intorno a qualche
W/kg
di potenza assorbita. In pratica, se scaldo i tessuti (o comnque li
irradio a
potenze moderatamente termiche), gli agenti tumorali sono piu' efficaci
nel
produrre i loro nefasti effetti. Altrimenti le onde non fanno nulla.

-- 
Gianni Comoretto
Received on Sun May 13 2001 - 15:31:26 CEST

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