Lo specchio di Feynman

From: Mauro D'Uffizi <duffizi_at_interfree.it>
Date: Wed, 2 May 2001 21:57:13 +0200

Feynman sostiene che la luce emessa da
una sorgente, nel rimbalzare da uno specchio piano, segue tutti i percorsi
possibili per raggiungere il rivelatore, e non solo il percorso per cui
l'angolo di incidenza � uguale a quello di riflessione.
Noi avremmo questa impressione in quanto i percorsi
prossimi e lontani dal percorso di minima distanza produrrebbero
interferenza
distruttiva, e solo quello di minima distanza invece produrrebbe
interferenza costruttiva.

A questo proposito voglio aggiungere qualcosa a quanto gi� detto.

Il disegno dei percorsi che vanno dalla sorgente al rivelatore, secondo
Feynman, vedr� i raggi luminosi aprirsi a ventaglio fino a intercettare
tutta la superficie dello specchio, e poi richiudersi dallo specchio al
rivelatore.

Proviamo ad interporre in prossimit� del rivelatore, tra questo e lo
specchio, una lente convergente.

Se analizziamo con l'ottica geometrica la lente sar� investita solo da quei
raggi, che rimbalzando con angoli uguali di incidenza e di riflessione,
finiscono poi per intersecarne il diametro.
Con la costruzione geometrica si vede subito che questi raggi divergono tra
loro e, secondo le leggi dell'ottica, essendo divergenti, convergeranno
oltre il fuoco della lente.
Questi raggi inoltre proverranno solo da una piccola zona dello specchio, la
zona cio� in cui vedremmo riflessa la lente dal punto di vista della
sorgente.

I raggi di Feynman invece, essendo divergenti, andrebbero in fuoco prima del
fuoco della lente.
Infatti nel fuoco di una lente convergente convergono i raggi paralleli,
prima di esso convergono quelli gi� di per s� convergenti, e dopo il fuoco
quelli divergenti.
Inoltre, i raggi di Feynman proverrebbero da tutto lo specchio, e non solo
da quella piccola zona centrale, in cui si vede riflessa la lente dal punto
di vista della sorgente.
Quindi se annerissimo la parte centrale dello specchio, si avrebbe ancora
notevole riflessione.

Penso che questo possa essere un buon esperimento per mettere alla prova la
validit� della teoria.
Purtroppo, per Feynman, il risultato � gi� scontato per chi si intende di
ottica, e gli da torto.

Per una lente, l'immagine virtuale della sorgente, quella cio� che la lente
vede nello specchio, ha le stesse caratteristiche di un'immagine reale, ed
il comportamento della lente convergente � quello gi� descritto prima.

Proviamo ad esempio a mettere a fuoco i raggi del sole riflesso in uno
specchio e vedremo subito che la quantit� di energia che la lente concentra
� proporzionale alla superficie della lente e non a quella dello specchio.
Il comportamento della lente � lo stesso, tranne le perdite dello specchio,
che avremmo focalizzando direttamente la luce solare.

Ciao, Mauro.
Received on Wed May 02 2001 - 21:57:13 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:36 CET