cometa_luminosa ha scritto:
> Mi sembra che la tua risposta sia un po' estremizzata, in fondo non
> chiedeva se fosse possibile una totale riflessione in un senso e una
> totale trasmissione nell'altro, ma se esistono lastre in cui cio'
> avvenga perlomeno in una certa misura, e simili lastre esistono.
> Poi non ho capito il discorso dell'accumulare tutta la radiazione
> incidente nell'intervallo di riflessione totale, perche' dovrebbe
> avvenire questo? Se si accumulasse radiazione in un certo intervallo
> di frequenze, la termalizzazione con le pareti dovrebbe produrre
> radiazione anche alle altre frequenze che quindi sfuggirebbe da esse e
> cosi' via, fino a riavere uno spettro di corpo nero; o no?
Non importa.
E non occorre che ci sia riflessione o trasmissione totali: basta che
ci sia una qualsiasi differenza tra i due sensi, per violare il
secondo principio.
Pensa a questa situazione.
Hai due cavita', inizialmente alla stessa temperatura, collegate tra
loro da una piccola apertura dove e' presente la lastra di cui si
tratta.
Per maggior chiarezza possiamo inserire da entrambi i lati della
lastra dei filtri quasi monocromatici, che fanno passare solo le
frequenze alle quali la lastra e' asimmetrica.
Allora e' chiaro che l'energia della radiazione aumenta da una parte e
diminuisce dall'altra, ossia si produce una differenza di temperatura,
anche se e' consentita la termalizzazione.
> Ora pero' mi e' venuto un dubbio: finora ho sempre pensato che una
> radiazione monocromatica confinata all'interno di una cavita' a pareti
> totalmente riflettenti (in tutto lo spettro) dovesse rimanere tale
> indefinitamente. La QED non richiede che la radiazione possa
> termalizzarsi con se stessa (domando perche' non lo so)?
Si', perche' esiste lo scattering fotone-fotone.
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Elio Fabri
Received on Fri Sep 10 2010 - 21:27:49 CEST