Re: Ma Feynman scherza?

From: Daniele DADO <daniele.onorati_at_tin.it>
Date: Tue, 24 Apr 2001 21:21:53 +0200

Mauro D'Uffizi ha scritto:
 
1 Sostiene, a questo punto, che se si sommano le frecce su tutto il
percorso
2 si pu� subito capire come il contributo maggiore alla riflessione
provenga
3 dalla zona centrale dello specchio in quanto i contributi dovuti
alle frecce
4 periferiche si annullano tra di loro poich� le relative frecce
sono
5 dirette in direzione opposta.
6 Nel dimostrare questo, per�, fa compiere alle frecce solo due giri
per tutta
7 la lunghezza dello specchio, mentre nella realt� le frecce
compiranno
8 centinaia di migliaia di giri.

Ok, pero' ammetti che fare uno schema in scala non e' che sia molto
facile ;-)

9 Se pensiamo a come si distribuirebbero realmente queste rotazioni
ci
0 accorgeremmo che sono pi� affrettate in periferia e pi� lente al
centro.
1 Se prendessimo in esame una spaziatura pari ad una rotazione
centrale delle
2 frecce ne verrebbe fuori che i contributi delle frecce centrali si
3 annullano, mentre quelli delle frecce periferiche verrebbero
esaltati.

Non ti seguo, cosa vuol dire affrettate?
Penso che il contributo maggiore al centro si possa spiegare
semplicemente con il fatto che la distanza e' minima e che quindi ci
troviamo in un punto a tangente nulla e quindi a variazioni di fase
trascurabili.
 
4 Ma a parte questa inconsistenza matematica dell'affermazione, c'�
da
5 considerare che in tutta questa esposizione si � parlato di
riflessione da
6 parte di uno specchio, ma non � comparsa nessuna differenza con
quella che
7 sarebbe la riflessione da parte di un foglio bianco. Quindi, se le
8 probabilit� delle parti esterne di un foglio bianco non si
annullano, �
9 facile dedurne che non si annullino nemmeno per lo specchio.

Non capisco; non mi sono mai visto riflesso in un foglio bianco
(beh, forse a qualche esame ... =:-0 ) e Feynman non ha ancora
parlato di interazioni fotoni-elettroni.
 
0 Pi� avanti costruisce un reticolo di diffrazione e dimostra come
in questo
1 caso, poich� i graffi sottraggono parte delle frecce, la
probabilit� di quei
2 percorsi ora risulti effettiva.
3 Ma nel far questo graffia il reticolo con righe a spaziatura
lambda, mentre
4 � chiaro che a lambda/2 il reticolo non dovrebbe pi� riflettere!

Continuo a non capire dov'e' il problema.
 
5 Insomma, utilizza una metodica di calcolo che sembra pensata
apposta per
6 bambini handicappati, ed evidentemente ritiene tale il lettore
perch� per
7 dimostrare le sue tesi ricorre a sporchi trucchi!

Nell'introduzione al libro si dice chiaramente che trattasi della
trascrizione di seminari tenuti per un pubblico non addetto ai
lavori.
Se le spiegazioni risultano grossolane e semplicistiche non ci si
puo' lamentare piu' di tanto.
Tutto sommato non mi sembra che abbia raccontato grosse frottole; al
massimo ha utilizzato schemi poco realistici. Visto il pubblico ed
il fatto che per spiegare i principi della QED non ha prodotto una
sola formula, il risultato mi sembra piuttosto fuori dal comune.
 
> Ciao, Mauro.

Ciao,
Daniele.
Received on Tue Apr 24 2001 - 21:21:53 CEST

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