On Thu, 19 Apr 2001, Mauro D'Uffizi wrote:
> Non riesco a capire se Feynman, nel suo libro "QED (la strana teoria della
> luce e della materia)" stia prendendo in giro il lettore o creda seriamente
> a quanto espone.
No, crede seriamente e non dice fesserie.
> Cerca di dimostrare, contro il senso comune, che la luce non viaggia in
> linea retta.
Detta cosi' l'affermazione e' incompleta, tendenziosa e probabilmente
anche falsa. Dovresti dire cosa intendi per luce, e in quale contesto vuoi
studiarne la propagazione. Sembrera' una stupidata ma...
> Adduce varie prove. Prendiamo ad esempio quella a pag.63.
> Abbiamo una sorgente (S), un rivelatore (P), uno schermo (Q) posto tra i
> primi due che serve solo ad impedire che la luce possa andare direttamente
> da S a P, ed uno specchio posto sotto di essi.
>
> S Q P
>
> A B C D E F G H I J K L M
> --------------------------------------
>
> Lo specchio viene diviso in tanti spazi nominati da A ad M come in figura.
> Dice che dobbiamo operare nel seguente modo:
> il fotone parte da S, rimbalza sullo specchio in uno qualunque degli spazi,
> e finisce in P.
> Alla partenza del fotone un orologio immaginario comincia a girare
> velocemente e si ferma quando il fotone raggiunge P.
>
> Per chiarezza � bene aggiungere che pi� in l� nel libro spiega che la
> velocit� di rotazione dell'orologio � in realt� la frequenza associata a
> quel
> dato fotone.
Piu' che per "chiarezza", per _correttezza_ del discorso (senno' non ha
senso). Quindi questo "orologio" misura la fase del cammino ottico in
esame...
>
> Poich� la strada percorsa dai fotoni per raggiungere il rilevatore � pi�
> breve al centro e pi� lunga alla periferia, la lancetta unica dell'orologio
> si fermer� in posizioni differenti a seconda della strada fatta.
>
> Ad ognuno degli spazi associamo una freccia la cui lunghezza � inversamente
> proporzionale alla distanza totale di quel percorso, e la cui direzione � la
> stessa della lancetta dell'orologio una volta arrivato in P.
>
> Il quadrato di questa freccia rappresenta la probabilit� che ha un fotone di
> percorrere quella strada.
>
> Sostiene, a questo punto, che se si sommano le frecce su tutto il percorso
> si pu� subito capire come il contributo maggiore alla riflessione provenga
> dalla zona centrale dello specchio in quanto i contributi dovuti alle frecce
> periferiche si annullano tra di loro poich� le relative frecce sono
> dirette in direzione opposta.
>
> Nel dimostrare questo, per�, fa compiere alle frecce solo due giri per tutta
> la lunghezza dello specchio, mentre nella realt� le frecce compiranno
> centinaia di migliaia di giri.
Questo non c'entra niente. Supponiamo di considerare due punti _molto_
vicini sullo specchio, A e B. In A, la freccia compine 137268 giri e 3/20.
Sufficientemente vicino ad A (...quanto ? prova a calcolarlo) esistera' un
punto B in cui la freccia compie 137268 giri e 11/20. E cosi' via. In
realta' non conta quanti giri faccia la "freccina", ma la frazione
dell'ultimo giro (ricorda mica le funzioni periodiche ?).
> Se pensiamo a come si distribuirebbero realmente queste rotazioni ci
> accorgeremmo che sono pi� affrettate in periferia e pi� lente al centro.
> Se prendessimo in esame una spaziatura pari ad una rotazione centrale delle
> frecce ne verrebbe fuori che i contributi delle frecce centrali si
> annullano, mentre quelli delle frecce periferiche verrebbero esaltati.
Sei _certo_ di quanto affermi, o stai sparando a "naso" ? Argomenta la tua
affermazione.
> Ma a parte questa inconsistenza matematica dell'affermazione, c'� da
Sei sicuro che vi sia una inconsistenza ?
> considerare che in tutta questa esposizione si � parlato di riflessione da
> parte di uno specchio, ma non � comparsa nessuna differenza con quella che
> sarebbe la riflessione da parte di un foglio bianco. Quindi, se le
Questo e' _molto_ falso. Il modo in cui si comportano le freccine
descritto da Feynman non potrebbe applicarsi al caso di un foglio bianco.
Ricordati che lui non ti ha fatto vedere in che modo la materia (e nello
specifico un insieme di elettroni) interagisca con un fotone !
> probabilit� delle parti esterne di un foglio bianco non si annullano, �
> facile dedurne che non si annullino nemmeno per lo specchio.
Questo non e' vero, perche' le proprieta' di uno specchio sono
radicalmente differenti da quelle di un foglio di carta. Per esempio (mica
tanto sciocco) un metallo e' buon conduttore di corrente elettrica, un
foglio di carta no. E questo _ha_ a che fare con le loro proprieta'
ottiche, quindi la materia e' un pochino piu' complicata.
> Pi� avanti costruisce un reticolo di diffrazione e dimostra come in questo
> caso, poich� i graffi sottraggono parte delle frecce, la probabilit� di quei
> percorsi ora risulti effettiva.
> Ma nel far questo graffia il reticolo con righe a spaziatura lambda, mentre
> � chiaro che a lambda/2 il reticolo non dovrebbe pi� riflettere!
Perche' e' chiaro ? Argomenta !
>
> Insomma, utilizza una metodica di calcolo che sembra pensata apposta per
> bambini handicappati, ed evidentemente ritiene tale il lettore perch� per
Pensa che con queste idee da bambini Handicappati potresti capire uno dei
capitoli piu' affascinanti (IMHO) della meccanica quantistica, ovvero la
sua formulazione per mezzo di "integrali di cammino". E, credo con molta
presunzione, prima di buttar giu' formule Feynman ha pensato davvero alle
sue freccine mentre leggeva il Dirac e pensava alla fase e all'azione...
> dimostrare le sue tesi ricorre a sporchi trucchi!
Perche' tutto questo astio ? Quali trucchi ? Non ha affermato inesattezze,
forse il problema e' che _non_ hai capito tutto. Nulla di male, anzi !
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|(O> |\ Fabio Cavaliere (Homebrew apprentice & GLUG member)
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Received on Wed Apr 25 2001 - 22:27:06 CEST