Non riesco a capire se Feynman, nel suo libro "QED (la strana teoria della
luce e della materia)" stia prendendo in giro il lettore o creda seriamente
a quanto espone.
Cerca di dimostrare, contro il senso comune, che la luce non viaggia in
linea retta.
Adduce varie prove. Prendiamo ad esempio quella a pag.63.
Abbiamo una sorgente (S), un rivelatore (P), uno schermo (Q) posto tra i
primi due che serve solo ad impedire che la luce possa andare direttamente
da S a P, ed uno specchio posto sotto di essi.
S Q P
A B C D E F G H I J K L M
--------------------------------------
Lo specchio viene diviso in tanti spazi nominati da A ad M come in figura.
Dice che dobbiamo operare nel seguente modo:
il fotone parte da S, rimbalza sullo specchio in uno qualunque degli spazi,
e finisce in P.
Alla partenza del fotone un orologio immaginario comincia a girare
velocemente e si ferma quando il fotone raggiunge P.
Per chiarezza � bene aggiungere che pi� in l� nel libro spiega che la
velocit� di rotazione dell'orologio � in realt� la frequenza associata a
quel
dato fotone.
Poich� la strada percorsa dai fotoni per raggiungere il rilevatore � pi�
breve al centro e pi� lunga alla periferia, la lancetta unica dell'orologio
si fermer� in posizioni differenti a seconda della strada fatta.
Ad ognuno degli spazi associamo una freccia la cui lunghezza � inversamente
proporzionale alla distanza totale di quel percorso, e la cui direzione � la
stessa della lancetta dell'orologio una volta arrivato in P.
Il quadrato di questa freccia rappresenta la probabilit� che ha un fotone di
percorrere quella strada.
Sostiene, a questo punto, che se si sommano le frecce su tutto il percorso
si pu� subito capire come il contributo maggiore alla riflessione provenga
dalla zona centrale dello specchio in quanto i contributi dovuti alle frecce
periferiche si annullano tra di loro poich� le relative frecce sono
dirette in direzione opposta.
Nel dimostrare questo, per�, fa compiere alle frecce solo due giri per tutta
la lunghezza dello specchio, mentre nella realt� le frecce compiranno
centinaia di migliaia di giri.
Se pensiamo a come si distribuirebbero realmente queste rotazioni ci
accorgeremmo che sono pi� affrettate in periferia e pi� lente al centro.
Se prendessimo in esame una spaziatura pari ad una rotazione centrale delle
frecce ne verrebbe fuori che i contributi delle frecce centrali si
annullano, mentre quelli delle frecce periferiche verrebbero esaltati.
Ma a parte questa inconsistenza matematica dell'affermazione, c'� da
considerare che in tutta questa esposizione si � parlato di riflessione da
parte di uno specchio, ma non � comparsa nessuna differenza con quella che
sarebbe la riflessione da parte di un foglio bianco. Quindi, se le
probabilit� delle parti esterne di un foglio bianco non si annullano, �
facile dedurne che non si annullino nemmeno per lo specchio.
Pi� avanti costruisce un reticolo di diffrazione e dimostra come in questo
caso, poich� i graffi sottraggono parte delle frecce, la probabilit� di quei
percorsi ora risulti effettiva.
Ma nel far questo graffia il reticolo con righe a spaziatura lambda, mentre
� chiaro che a lambda/2 il reticolo non dovrebbe pi� riflettere!
Insomma, utilizza una metodica di calcolo che sembra pensata apposta per
bambini handicappati, ed evidentemente ritiene tale il lettore perch� per
dimostrare le sue tesi ricorre a sporchi trucchi!
Ciao, Mauro.
Received on Thu Apr 19 2001 - 21:38:06 CEST
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