Re: Domanda sull'entanglement.

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 12 Sep 2010 16:08:36 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:8evf9pFokcU3_at_mid.individual.net...
> Bruno Cocciaro ha scritto:
>> Il punto e' che un fotone che attraversa un cristallo genera la coppia
>> che dici *se* ha un ben preciso stato di polarizzazione (poi, come
>> detto in precedente post, la cosa avviene con efficienza bassissima).
>> Il cristallo ha degli assi privilegiati, chiamiamoli H e V, e se il
>> fotone incidente ha polarizzazione H allora i fotoni che si ottengono
>> per dowconversion avranno uno polarizzazione H e l'altro V
>> (dipendentemente dai cristalli, tipo I o II, si potrebbero avere
>> situazioni diverse).
> Dunque H puo' dare downconversion, V no?

che io sappia si' (piu' o meno). Comunque io ho studiato solo le cose piu'
elementari del funzionamento di questi cristalli.
Naturalmente i fasci che fanno downconversion non si chiamano H e V, si
chiamano fascio ordinario e straordinario, "o" ed" e", e, a seconda del
cristallo e della lunghezza d'onda, uno dei due fasci puo' fare
downconversion. I cristalli di tipo I danno in uscita due fasci aventi la
stessa polarizzazione (oo oppure ee), quelli di tipo II danno fasci di
polarizzazione diversa (oe).
Il processo viene chiamato anche OPO (optical parametric oscillation) e i
vari processi vengono classificati, ad esempio, come eoo (fotone incidente
straordinario, fotoni downconvertiti entrambi ordinari), ooe (fotone
incidente ordinario, fotoni downconvertiti uno ordinario l'altro
straordinario) ...
Poi mi pare ci fossero delle condizioni tipo (tiro a caso) ooo non puo'
esistere perche' ... oppure esiste solo per i cristalli negativi (se ricordo
bene il loro nome; sarebbero, sempre se ben ricordo, i cristalli per i quali
l'andamento dell'indice di rifrazione con la lunghezza d'onda e' al
rovescio).

Per generare gli stati entangled si possono usare i cristalli di tipo II
alla maniera che ricordavo di recente
(http://www.tongue-twister.net/mr/physics/entangled.htm). I cristalli di
tipo I si possono usare mettendone due uno dietro l'altro ruotati di 90
gradi l'uno rispetto all'altro. Se il fotone incidente si spara V fa
downconversion solo il primo cristallo (dando in uscita HH), se il fotone
incidente si spara H fa downconversion il secondo cristallo (dando in uscita
VV), se il fotone incidente si spara con polarizzazione a 45 gradi la
downconversion possono farla con uguale probabilita' entrambi i cristalli e
lo stato in uscita sara' HH+VV. In realta' e' possibile aggiustare anche la
fase phi e, qualora si sparasse il fotone incidente con polarizzazione ad un
generico angolo alpha, si potrebbe ottenere il generico stato
cos(alpha) |HH> + Exp(i*phi) sin(alpha) |VV>.

Il mago in questa roba e' Kwiat. Mi pare che sia stato il primo ad usare i
cristalli per generare gli stati entangled (nel '95) e, in un lavoro di 5
anni fa
http://research.physics.illinois.edu/qi/photonics/papers/altepeter-oe-13-8951.pdf
(con un errore corretto 3 anni dopo) e' riuscito ad arrivare a produrre una
sorgente di 10^6 coppie di fotoni entangled al secondo!!! Un vero mago. A
tali intensita' il problema si sposta sui rivelatori che non ce la fanno su
intensita' cosi' elevate.

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire) 
Received on Sun Sep 12 2010 - 16:08:36 CEST

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