Re: Come lo tradurreste?

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sun, 12 Sep 2010 16:08:43 +0200

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:8eni63Fa8kU1_at_mid.individual.net...

> Quando si pensa alle "leggi di trasformazione", e' necessario che sia
> possibile descrivere *lo stesso fenomeno* da due rif. diversi, cosi'
> da poter dire come si modificano da un rif. all'altro le grandezze
> coinvolte.

D'accordo, ma le leggi di trasformazione non riguardano gli esperimenti di
cui parla il PR. Nelle leggi di trasformazione si parla di un esperimento
osservato da due riferimenti diversi. Il PR parla di due esperimenti
fisicamente diversi che coincidono nel senso che le operazioni di
preparazione (e anche quelle di misura) sono le stesse in entrambi i casi ma
vengono eseguite in due diversi riferimenti (in due diversi "navigli").

> Ti posso suggerire, per una discussione piu' approfondita:
> http://www.df.unipi.it/~fabri/sagredo/gruppi/gruppi01.pdf

Ehhh, sai che piu' volte ho provato a seguire quel tuo scritto sui gruppi
solo che dopo un po' mi perdo. Li' per li' mi pare tutto chiaro, poi arrivo
ad un certo punto e sento che mi sta sfuggendo qualcosa. Forse dovrei
provare a ripetere paragrafo per paragrafo usando mie parole, pensando a
miei esempi.
Beh ... per dirla chiara ... dovrei prenderlo in mano come se dovessi farci
l'esame entro un paio di mesi, allora si' che sarebbe diverso, almeno credo.
Un po' come Gravitation; anche li' se dovessi farci un esame mi sa che alla
fine ce la farei a tirarci fuori qualcosa :-).

>> Preparare un certo esperimento in R significa eseguire delle
>> operazioni in R a seguito delle quali si mettera' qualcosa in un ben
>> preciso stato. In via di principio il "qualcosa" da preparare potrebbe
>> estendersi anche a tutti i punti di R.
> Questo e' giusto, ma non mi pare che costituisca una difficolta'.
> Le operazioni di preparazione eseguite in R possono essere descritte
> anche in R', e cosi' anche lo stato preparato del sistema.

Si' si' d'accordo. Ma siamo di nuovo al discorso di prima. Un esperimento ES
si puo' descrivere (e preparare) in R o anche in R', ma il PR parla di due
esperimenti, ES e ES', i quali corrispondono alle stesse operazioni eseguite
una volta in R e una volta in R'.

>> Nel preparare lo stesso esperimento in R' non posso modificare
>> alcunche' in R (altrimenti non starei eseguendo lo stesso esperimento
>> nei due riferimenti), ma se R e R' si intersecano allora la
>> preparazione dell'esperimento in R' incasinera' la preparazione
>> precedentemente avvenuta in R.
> Vuol dire solo che non potrai eseguire *simultaneamente* i due
> esperimenti.
> Anche questa non mi pare una difficolta' seria.

Beh si', i due riferimenti potranno anche intersecarsi spazialmente, ma non
devono intersecarsi spazio-temporalmente (altrimenti la preparazione
dell'esperimento in R' potrebbe perturbare l'esperimento in R).
Uno dei due riferimenti, poniamo R, potra' anche concettualmente estendersi
a tutto lo spazio, ma allora dovra' essere possibile estrarre un sottinsieme
di punti di R, chiamiamo I tale insieme (e' l'insieme dei punti dove sono
gli oggetti da preparare per eseguire l'esperimento nonche' gli strumenti di
misura), che nell'intervallo di tempo in cui viene eseguito l'esperimento ES
non si interseca con R' (almeno non nell'intervallo di tempo in cui si
esegue l'esperimento in R').

Il punto originario era sull'uso della parola "investito" associato ad un
riferimento. Uso che tu dicevi essere improprio pensando a riferimenti
estesi concettualmente a tutto lo spazio.
Quello che io voglio intendere e' che il PR in tali casi di riferisce ai
sottinsiemi I, sono quei sottinsiemi che devono essere "sotto coperta",
cioe' non devono essere "investiti" da alcunche' proveniente dall'esterno
(cioe' da effetti di cause avvenute nel complementare di I, oppure avvenute
in I prima dell'inizio della preparazione di ES)

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire) 
Received on Sun Sep 12 2010 - 16:08:43 CEST

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