Re: disco materiale che ruota
Il giorno mercoledì 25 maggio 2022 alle 06:55:03 UTC+2 Massimiliano Catanese ha scritto:
> G. Pastore mi ha messo la classica pulce nell' orecchio ed eccomi
> qua a chiedervi :
>
> abbiamo :
> un disco materiale esteso e "rigido" che ruota a velocità angolare
> costante non relativistica rispetto al suo centro in un ambiente senza
> attriti (per es. nello spazio interstellare).
>
> Allora le porzioni della sua materia piu sono lontane dal centro piu
> la loro velocità lineare sarà maggiore.
>
> In altre parole parti diverse del disco saranno sottoposte a sollecitazioni
> diverse.
>
> Alla lunga questo non dovrebbe provocare la rottura del disco ? Della
> serie che le parti piu esterne dovrebbero tendere a staccarsi da esso ?
>
> Oppure (o forse : anche) le parti piu esterne opponendo piu resistenza
> inerziale di quelle interne tenderebbero a rallentare la rotazione ?
>
> Mi ricorda il limite di Rouchè o Roschard (non ricordo bene) ossia il
> limite di avvicinamento di un pianeta ad un altro oltre il quale quello
> meno coeso tenderà a rompersi perchè la parte piu vicina all' altro
> pianeta è soggetta ad una forza gravitazionale maggiore di quella piu lontana.
>
> Ho bisogno della vostro aiuto, mi pare evidente.
> Grazie
Modellizziamo con un disco composto da tante sfarette ciascuna collegata, tramite molle (è sufficiente che siano estensibili, non necessariamente comprimibili) con altre sei intorno.
Per via della forza centrifuga, facendo ruotare il disco (la situazione è complessa assai per quanto riguarda la sua *messa in moto* rotatorio a velocità angolare radialmente costante ) aumenterà il suo raggio e quindi anche il suo diametro, distanziandosi tra loro le sferette, sia radialmente che tangenzialmente.
Se le molle hanno un punto di rottura, dove avverrà, e che andamento avrà, la frattura del disco?
Luciano Buggio
Received on Thu May 26 2022 - 17:19:30 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:00 CET