Re: Elettrosmog et alia

From: Gianni Comoretto <comore_at_arcetri.astro.it>
Date: Tue, 17 Apr 2001 16:01:22 +0200

Condivido quasi totalmente quello che dice Elio Fabri.

Su alcune cose pero' vorrei aggiungere qualche commento.

> Debbo anche dire che al posto di Veronesi e di Regge sarei stato
> piu' cauto nel giudizio sui dati raccolti a Cesano. Non credo che in
> particolare Regge abbia informazioni piu' approfondite delle mie, e nel
> mio piccolo, sulla base degli scarni elementi forniti dalla stampa, non
> mi sentirei di asserire con certezza che le onde di Radio Vaticana siano
> senza peccato... Col che, sia chiaro, non sto dicendo che sono certo che
> fanno male; pero' da quei dati, secondo me, una debole indicazione in
> tal senso si puo' ricavare.

Da quel po' che si e' potuto leggere sui giornali mi sembra che
si possa trarre poche conclusioni. Mi sarei stupito del contrario,
gli studi epidemiologici esistenti non trovano niente su campioni
molto maggiori, quindi se un effetto dei campi c'e', non e' possibile
vederlo su cosi' pochi esposti. Quindi lo studio non dice, e non
potrebbe dire, niente, indipendentemente dalla pericolosita' di
Radio Vaticana

Ma in questo studio, si e' fatto solo un rapido conto dei casi,
rapportati alla media di Roma. Nessuna indagine su possibili
confounder,
ad es. sappiamo che le leucemie infantili correlano con l'inquinamento
da traffico. Nella mappa dei casi, si vede che questi sono tutti
concentrati in una stretta fascia allungata, ad est delle antenne.
Probabilmente perche' il grosso della popolazione e' li', ma magari di
li' passa anche una strada trafficata. Non commento neppure "l'aumento
di sei volte delle leucemie" dovuto ad un singolo caso.

> Ritengo anche probabile che i limiti di legge vigenti in Italia
> siano eccessivamente restrittivi, ma su questo vorrei dire una parola
> chiara. In uno Stato di diritto, una legge puo' anche essere sbagliata
> ma vincola ugualmente alla sua osservanza tutti i cittadini.

Il problema e' complesso, e quantomeno duplice.

Da un lato la questione Radio Vaticana. Esiste anche una legge,
che non mi piace per niente, che vorrei veder abrogata, ma che
tocca rispettare, che accorda privilegi di extraterritorialita'
a quel sito. E quindi, da quel che ho capito, Bordon non puo'
applicare
la legge recentemente approvata, ma usa un'altra legge, sul "gettito
di cose pericolose". Deve quindi dimostrare almeno una probabile
pericolosita' di quelle onde. Il Vaticano ha buon gioco a sostenere
il contrario, e SU QUESTO Veronesi ha ragione a contestare Bordon.
Essendo questioni di natura legale, ne capisco meno che mai, ma
non mi sembra che la posizione del Vaticano sia di "illegalita'".
Purtroppo, perche' e' un problema che va al di la' dell'elettrosmog.

La legge sull'elettrosmog poi e' fatta relativamente bene. Non fissa
limiti, ma li demanda ad un decreto, che puo' essere aggiornato sulla
base di nuove evidenze scientifiche. Il decreto in pratica esiste per
le emissioni radio, ma non per quelle a bassa frequenza. Veronesi,
come ministro della Sanita', deve istituzionalmente contribuire a
redigere quel decreto, e dargli il suo assenso firmandolo, in concerto
con altri ministri. Ha quindi una veste istituzionale precisa per
esprimere il suo dissenso sui limiti che gli vengono proposti.
I suoi colleghi ministri vogliono imporgli invece dei limiti sulla
base
della ocnsiderazione che lo spirito della legge votata era quello di
avere limiti ultrarestrittivi.

Oltretutto mentre i limiti per le onde radio sono eccessivi, ma
possono
essere rispettati senza conseguenze gravi per nessuno, vanno anche
bene,
questo non e' vero per i limiti per gli eletrodotti. Per le onde
radio,
un po' di precauzioni in piu' non fanno mai male, quando non costano
quasi nulla. Semmai c'e' il problema che, con limiti cosi' bassi, la
gente
si sente minacciata appena le esposizioni si avvicinano a quei
livelli,
anche senza superarli, o quando superano i limiti per esposizioni
continuative
in luoghi dove la gente trascorre meno di quattro ore al giorno o per
esposizioni localizzate. E' l' "effetto limite", il limite percepito
come sicuro e' circa pari ad 1/10 del minimo limite di legge, quasiasi
sia
quest'ultimo.

Per gli elettrodotti, limiti come quelli proposti comportano
interventi che
sono sicuramente piu' pericolosi dei rischi massimi che si vuol
evitare.
E 50.000 miliardi sono tanti.... Un ministro della sanita' ha il
dovere di sottolineare che non solo si spraca una mezza finanziaria,
ma lo si fa a
danno dei cittadini.
 
> Tornando alla legge, finche' essa e' in vigore fa bene il ministro
> Bordon a imporne l'osservanza da parte di chiunque. Solo che io non
> credo affatto che riuscira' a mantenere quanto afferma: Vaticano ed ENEL
> sono troppo piu' potenti di lui.

Sull'ENEL c'e' un problema ulteriore. E' possibile fare leggi che di
fatto
sono inapplicabili. Se il costo del risanamento e' di 50.000 miliardi,
che
fa l'ENEL? Aumenta le bollette? Non credo possa farlo facilmente, si
tratta
di cifre che comportano rincari consistenti, i 4 milioni che spettano
alla
mia famiglia corrispondono ad anni di consumo. Chiede un contributo
statale?
Il finanziamento dela legge e' per cifre di ordini di grandezza piu'
basse.
Interrompe la fornitura? Non puo', e' interruzione di pubblico
servizio.

Se una legge mi imponesse di abitare a 50 Km dal luogo di lavoro, di
non
usare mezzi di trasporto, e di tornare a casa tutte le sere, avrei
problemi
a rispettarla, anche restando un buon cittadino.

> Sempre a proposito di Bordon: la sua dichiarazione sulla democrazia
> non farebbe una piega, se in queste faccende i cittadini potessero
> democraticamente decidere sulla base di conoscenze valide e di un
> giudizio indipendente; ma purtroppo cosi' non e'. Queste sono materie
> complesse, difficili da sceverare anche per gli specialisti; il fatto
> che un ministro o un parlamentare abbiano ricevuto un voto popolare non
> li rende automaticamente competenti.

Invito a leggere i resoconti della discussione parlamentare
http://www.arcetri.astro.it/~comore/legge/index.html

La documentazione scientifica alla base della discussione era
costituita
da ARTICOLI DI GIORNALE. I campi sono pericolosi, come ben dimostra
l'articolo su "La Nazione" o "Il Resto del Carlino". Viene citato di
striscio lo studio del NIEHS, ovviamente senza citare le conclusioni
dello
stesso ente. Si propone di sostituire la rete di distribuzione ENEL
con un
sistema a "fluenza fotonica" (fibre ottiche?) e si ripete che il
terreno
scherma i campi magnetici (come facciano a funzionare le bussole...)
Si ribadisce che, siccome la verita' scientifica e quella normativa
sono concetti diversi, dobbiamo ignorare gli studi scientifici che
mostrino
una non pericolosita' dei campi. E infine si richiama il "principio di
precauzione", citando a sproposito l'OMS.

> Anche se non ho lo spazio per approfondire l'argomento, due parole
> sul "principio di precauzione". Lo ritengo un criterio assurdo dal punto
> di vista scientifico e inapplicabile in pratica.

In realta' questo e' un concetto utile, se applicato correttamente. E
l'OMS
dedica una illuminante pagina per spiegare a che condizioni ha senso.
Ne raccomando la lettura, anche per poter dare dell'ignorante a chi
dice che
"OMS e Comunita' Europea ne raccomandano l'adozione" (fattualmente
falso).

http://www.who.int/peh-emf/publications/facts_press/ifact/
cautionary-FS-italian.htm

-- 
Gianni Comoretto      			Osservatorio Astrofisico di Arcetri 
gcomoretto_at_arcetri.astro.it		Largo E. Fermi 5 
http://www.arcetri.astro.it/~comore	50125 Firenze - ITALY
Campi EM e salute: http://www.arcetri.astro.it/~comore/campiem.html
Received on Tue Apr 17 2001 - 16:01:22 CEST

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