La risposta � ancora pi� provocatoria.
La velocit� della luce non � costante, ma come, quando ci si muove su un
fluido la velocit� � la somma vettoriale delle due velocit�.
Il problema nasce dalla prima volta che si � misurato la velocit� della
luce, misura dovuta a:
Hippolyte Louis Fizeau 1849, e da allora si � sempre fatto sempre lo
stesso errore
concettuale.
Per come � fatta la misurazione, se � vera la costanza della velocit�
della luce si pu� considerare
c= 2*spazio/tempo, per� se siamo in un mezzo fluido "ETERE" a velocit� u,
sar� c1=2*spazio/(T1+T2), con T1=spazio/(c+u) e T2= spazio/(c-u), e viene
c(1-B^2), con B=u/c, e visto che siamo in un sistema "terra"a velocit�
costante, sar� costante e non cambia ruotando lo strumento di misura, ma in
un altro sistema di riferimento ad un'altra velocit� la velocit� della luce
sar� diversa.
Errore che si � sempre fatto, anche se si � affinato la tecnica della
misurazione.
Chi ha sbagliato per primo? Michelson, Einstein,................ o forse
pi� facilmente tutti insieme hanno preso una solenne cantonata.
Falzone Michele
http://www.elettrogravitazione.it
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Received on Tue Apr 03 2001 - 21:54:49 CEST